Gemellaggi
In curva per una sera |
Lunedì 19 Maggio 2014 09:53 |
In curva per una sera, 35 anni dopo. Allora era Trieste, con la sofferenza e poi l’esplosione di gioia al gol di Bonci che significava spareggio: e alla fine sarebbe stata festa per la serie B.
Questa sera è Curva nord: il campo visto di traverso, dopo le tante partite seguite dalla centralissima tribuna stampa; i giocatori più lontani quando la palla è nell’altra meta campo, e il gioco proprio sotto gli occhi nella porta dei trionfi: appunto quella sotto la Curva nord, quella dei gol di Melli (Sanremese), ancora di Melli (serie A contro la Reggiana), di Baggio (andata finale Uefa) e Crespo (al 92’) alla Juve, e perfino del sinistro sghembo di Junior dell’ultima Coppa Italia… La porta che non tradirà nemmeno stasera, sotto i colpi di Amauri. Al centro della Curva ci sono i colori e il calore (letteralmente, visto che il direttore dei cori è a torso nudo) dei Boys. Gli ultras parmigiani che mille volte ho raccontato ma mai giudicato, perché prima le persone bisogna conoscerle bene: e perchè se non sono mancati i momenti di tensione ci sono state anche la festa trascinante del gemellaggio con la Samp e le tante riffe benefiche. Ci sono i “vice-Donadoni”, che per 90 minuti danno le loro istruzioni: “Torna”, “Pressa”. Ci sono poi i tecnici in dialetto: e allora “Pressa” diventa “Bòca !”. E ci sono, sempre in vernacolo, battute straordinarie: “Ag sèma miga, Antonio”, per un Cassano che inizia a passo lento (ma quanta intelligenza calcistica nelle sue intuizioni...). E per chi cerca di impattare di piede un pallone alto arriva, pur con tono affettuoso, un “Vag con la testa, gozèn”…. C’è la voglia di far festa, anche se si teme e quasi si sa che non sarà completa: e allora ecco - comunque vada - gli applausi a Ghirardi che nel pre-partita si spinge sotto la curva, a Leonardi, a Pavarini giunto all’ultima parata di una splendida e stimatissima carriera crociata. C’è l’esultanza, pur ancora frenata, per il doppio Amauri. Non c’è invece più il rito delle radioline (anche se qualcuno l’ha portata): il calcio “minuto per minuto” oggi arriva via internet, o più ancora attraverso il “din don” del grande tabellone elettronico. Il calcio bello: e non solo perché vincente ed europeo come ai bei tempi. Il calcio alla parmigiana di cui, nonostante tutto, si può restare ancora innamorati, mentre si torna a casa lungo strade che, dopo tanti anni, tornano ad avere i clacson dei tifosi come colonna sonora. Gabriele Balestrazzi [FONTE: Gazzetta di Parma]
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