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La nostra lotta alla Tessera del Tifoso (Parte 1) |
Giovedì 02 Maggio 2013 13:27 |
La lotta contro la tessera del tifoso a Parma ha iniziato a prendere forma nell'estate del 2009 e come prima iniziativa ricordiamo la conferenza “Tessera del Tifoso le ragioni del NO” tenutasi nella nostra città all'auditorium Toscanini di via Cuneo ad inizio settembre 2009 con l'intervento dell'avvocato Giovanni Adami, dove erano presenti oltre che agli esponenti della tifoseria crociata anche qualche dirigente del Parma FC, alcuni giornalisti locali e qualche Gruppo Ultras di altre città d'Italia.
Questa conferenza era volta a spiegare a chi si poneva alcune domande in merito perché secondo noi come Ultras bisognava opporsi a questo tipo di strumento assurdo ed inutile imposto da i poteri forti della politica e del calcio italiano. Quell'anno la tessera non era ancora in vigore e la stagione calcistica passò piuttosto tranquilla, a maggio in occasione dell'ultima partita in casa del campionato 09-10 uscimmo con un comunicato dal nome “il tifo libero non si tessera” e di cui citiamo il passaggio iniziale: “Per entrare allo stadio non chiederemo nessun permesso, né alla Società, né alla Questura, né a Maroni; non sottoscriveremo nessuna carta di credito, e non ci consegneremo nelle mani delle Società di calcio. Se il Parma Calcio adotterà la Tessera del tifoso e la renderà obbligatoria per comprare l'abbonamento: noi NON faremo l'abbonamento per la stagione 2010/2011”; un comunicato che non avremmo mai voluto scrivere ma che era inevitabile vista la battaglia che avevamo e abbiamo deciso di intraprendere. La stagione 2010/11 ci vede barcamenarci ogni settimana per poter entrare la domenica allo stadio sia quando giochiamo in casa, con l'acquisto del biglietto che avviene di volta in volta ed un prezzo scontato riservato ai possessori dell'abbonamento dell'anno precedente; sia quando giochiamo fuori con vere e proprie odissee per trovare punti vendita che rilascino biglietti ai tifosi non tesserati della squadra ospite. Il campionato passa senza iniziative di rilievo e riusciamo comunque ad essere sempre presenti in casa e quasi sempre in trasferta, il quasi è dovuto a qualche divieto qua e la emesso senza troppe spiegazioni dall'osservatorio. Le trasferte che ci hanno visti protagonisti al di fuori del settore ospiti, distinti e talvolta altri settori ancora sono state: Firenze, Cesena, Napoli, Lecce e Torino(Juve). Nel corso di quell'anno dai palazzi del potere si sono accorti che c'era qualcuno che regolarmente riusciva a infrangere il sistema “infallibile” della tdt quindi decidono di estendere il tristemente noto art.9 tramite la questure online anche ai singoli biglietti venduti. Quella dell'articolo 9 si può definire l'essenza della battaglia degli Ultras contro la tessera, tale articolo vieta la vendita del biglietto dello stadio a chi ha avuto condanne specifiche per 5 anni dopo la fine della pena inflitta. Una norma palesemente anticostituzionale che prima era però aggirabile non sottoscrivendo la tessera del tifoso ora invece per non sottostare a tale articolo bisognerebbe starsene a casa sia dalle partite casalinghe che dalle trasferte! Una disposizione dell'osservatorio è poi quella di imporre alle società di calcio di prevedere all'interno del proprio stadio un settore ospiti anche per non tesserati; infatti alcune trasferte del 2010/11 le effettueremo in tali settori, a Brescia, Udine e Bologna. Ricordiamo con piacere un paio di trasferte di quell'anno dove riuscimmo a fare acquistare a tifosi del Parma tesserati il biglietto al di fuori del settore ospiti tradizionale con l'intento di raggruppare maggiormente il tifo in trasferta e supportare di più la squadra oltre che a voler segnalare l'inutilità della tdt. Inizia così la stagione 2011/2012 e durante l'estate l'osservatorio emana un “protocollo” per regolamentare la vendita dei biglietti e da inizio ad una vera e propria discriminazione territoriale dal momento che chi non possiede la tessera ed è residente nella regione della squadra ospitata non può avere il biglietto per la partita. Oltre alla farsa poi della possibilità da parte delle società di riservare all'interno del proprio stadio il già citato “settore ospiti per non tesserati”, farsa perché le poche società che l'hanno fatto (tra cui il Parma) non hanno potuto mai aprirlo a causa dei sistematici divieti che arrivavano dai palazzi del potere. Capendo fin da subito la gravità della cosa decidemmo di disertare la prima partita in casa di campionato PARMA-CHIEVO, una decisione drastica da noi mai adottata che è stata molto difficile da prendere, ma ci premeva sottolineare il fatto di come vorrebbero gli stadi i signori che ogni anno si inventano nuovi divieti, infatti il nome della protesta era “oggi non ci siamo, domani?”. Su giornali e tv locali si è parlato un po della cosa ma il tempo passava e la situazione non migliorava perché se per le partite in casa si poteva accedere comprando il biglietto ogni settimana all'emporium per le trasferte era veramente dura trovare dei biglietti. Abbiamo poi creato una sezione del nostro sito che si chiamava “tessera del tifoso quanto costi al Parma calcio?” dove facevamo i conti in tasca alla società calcolando il numero di tifosi in meno presenti nel settore ospiti del Tardini rispetto a 2 anni prima senza la tessera e moltiplicandolo per il prezzo del biglietto che avrebbero pagato e le cifre erano davvero interessanti. Purtroppo una serie di alluvioni colpì l'Italia in autunno e a noi venne in mente un iniziativa che univa la beneficenza alla lotta alla tessera e tra novembre e dicembre abbiamo dato vita all'idea chiamata “con il tifo libero stadi pieni e beneficenza firma anche tu”. Consisteva in una raccolta firme per richiedere un incontro con i vertici dell'osservatorio e con l'allora ministro dell'interno Cancellieri ed il tema era la richiesta di aprire i famosi settori ospiti per non tesserati negli stadi dove era presente e devolvere l'incasso di tale settore in beneficenza ad un fondo per far fronte alle calamità naturali tipo quelle che erano appena accadute. La raccolta firme vera e propria iniziò a gennaio per PARMA-SIENA, all'iniziativa presero parte anche altri gruppi ultras in Italia e durò per qualche mese. Ci appoggiarono in questa iniziative anche alcuni giocatori e ex giocatori gialloblu oltre che personaggi e giornalisti popolari in città, ai quali abbiamo fatto girare uno spot pubblicitario che è andato in onda su tv Parma e Teleducato. Le migliaia di firme raccolte furono poi passate alle società di calcio che hanno provveduto a trasmetterle al ministero ma l'appello cadde ancora una volta inascoltato. Abbiamo provato a proporre dialogo e buonsenso ma ci è stato risposto picche!!! Per quanto riguarda le trasferte abbiamo fatto un po' fatica a muoverci, infatti durante l'anno siamo riusciti a entrare a Milano con l'Inter nel settore ospiti dopo di che siamo entrati nei distinti a Cesena, Udine, Palermo e Lecce. In stadi come Novara, Bologna, Bergamo e Siena non ci hanno fatto entrare né nei distinti né nel settore ospiti nonostante avessimo il biglietto in mano regolarmente acquistato e pagato. E' innegabile che dall'entrata in vigore per tutti dell'art.9 e la compilazione da parte dell'osservatorio del protocollo imposto alle società abbiamo accusato il colpo riscontrando una notevole difficoltà ad avere i biglietti per le partite fuori casa, anche per settori non ospiti. Con un bottino di 5 (!!!) trasferte chiudiamo la stagione speranzosi che qualcosa posso sbloccarsi per il campionato 2012/13; in estate si inizia a sentir parlare di Voucher che consiste in pratica in un mini abbonamento per le partite casalinghe diviso in due: Voucher per il girone d'andata e Voucher per il girone di ritorno. Quindi era possibile con soli 2 viaggi al Tardini avere il titolo di ingresso per tutte le partite in casa del Parma. Un salto di qualità visto che prima eravamo a fare i biglietti all'emporium una settimana si ed una no. Ovviamente, impossibile scappare, il Voucher sottostà all'art.9, mai applicato a Parma e quasi mai in Italia, come già detto il modo per non essere vittima di questo articolo è fare dell'altro la domenica ma noi non ne siamo capaci.
Lo striscione esposto dai BOYS a Udine e che costò la multa di 175 euro a testa a 4 ragazzi del Gruppo (stagione 2009-2010)
I BOYS presenti in curva Ferrovia a Firenze (stagione 2010-2011)
I BOYS presenti in Tribuna Montepellegrino a Palermo che costò una multa di 175 euro a testa a 9 ragazzi del Gruppo (stagione 2011-2012)
I BOYS presenti a Torino nei Distinti Granata e successivamente spostati nel settore ospiti (stagione 2012-2013)
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