BOYS PARMA 1977

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Spezia

Cronaca di un'amicizia / 2005/06

SPEZIA - Genoa

06 - 04 - 2006

Che Spezia-Genoa è una partita a rischio lo si sa da sempre. Due tifoserie notoriamente calde e passionali divise da una forte e antica rivalità. Troppa poca la distanza tra le due città, troppo piccolo il settore ospiti del Picco, troppo pochi i biglietti, ancora troppo vivi i ricordi dell'amichevole del '90, finita con invasione di campo e conseguente scazzottata, anche a causa dell'amicizia che lega gli Spezzini alla tifoseria Blucerchiata... Questi i miei pensieri quando Lunedì 27 Marzo, causa impegni lavorativi, mi stavo recando a La Spezia; occasione ghiotta per trascorrere i giorni che precedono questa delicata partita in compagnia dei ragazzi delle Aquile, amici di lunga data. Ancora non sapevo che un uragano avrebbe travolto gli animi dei tifosi.
Mercoledì 29 Marzo tantissime persone, giovani Ultras, anziani e gente normalissima, sotto la prefettura attendono l'esito di una riunione durata ben 5 ore. Furibonda è la loro reazione quando viene reso noto che lo stadio Picco non potrà ospitare la partita Spezia-Genoa per motivi d'ordine pubblico, a causa dell'esiguo numero di forze dell'ordine disponibili, vista la concomitanza di Fiorentina-Roma. La gara è quindi rinviata a data da destinarsi. Lo sconforto, in breve, assale l'intera città e scoppia il putiferio che culmina con l'irruzione a Primo Canale.
La Spezia non accetta soprusi. Striscione 'Per l'orgoglio di Spezia' Ancora più assurda la decisione di Sabato 01 Aprile di far disputare la partita in campo neutro allo stadio Braglia di Modena, considerando oltretutto i rapporti tutt'altro che amichevoli fra le tre tifoserie. La protesta ha inizio con l'occupazione dei binari della stazione cittadina, prosegue poi Domenica pomeriggio allo stadio con la presenza del presidente Ruggeri e culmina con un corteo di circa 2.000 persone che da Piazza del Mercato muove fino a Piazza Europa. Molti i cori per le Aquile, contro il Genoa e le istituzioni.Il corteo spezzino espone uno striscione per Tommaso Durante il tragitto non si dimenticano comunque le cose più importanti del gioco del pallone, così il corteo per un attimo si chiude nel silenzio e spunta uno striscione per ricordare Tommaso.
Alla fine si decide di giocare a La Spezia, Giovedì 06 Aprile alle 15. Una decisione presa con due soli giorni d'anticipo, fregandosene dei diritti degli abbonati e di tutti quelli che già avevano preso il biglietto, sicuri di giocare la domenica pomeriggio.
Nonostante tutto lo stadio è pieno, 10.000 persone affollano il Picco e accompagnano le Aquile alla vittoria, di fronte a 1.500 Genoani arrivati, quasi tutti, con un treno speciale. Una giornata blindatissima, con 18 container a dividere le due tifoserie, 700 agenti, e due elicotteri a vigilare sulla sicurezza di tutti. Alla fine si è giocato e tutto è filato liscio.
E' stata la vittoria degli Spezzini, non solo per i tre punti, ma perché dopo mesi di polemiche sono riusciti a conquistarsi il diritto, sacrosanto, di disputare la partita a La Spezia. Non si sono sottomessi ad un sopruso e hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità per fare giocare la partita al Picco. E ci sono riusciti!!! Questa è stata la mossa decisiva per mettere in scacco il grifone, ospitarlo in quell'AMBIENTE OSTILE che negli anni ha reso famoso lo stadio spezzino, per poi spennarlo.
Da qui alla fine il grifone avrà vita dura, gli Spezzini terranno fede alla loro fama.
ULTRAS SPEZIA: LOTTA DURA SENZA PAURA!

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