In anteprima da PARMA-Milan PDF Stampa E-mail
Venerdì 29 Novembre 2019 00:53

Bravo Parma, questo è il calcio che piace a noi, fatto di corsa, impegno e tecnica. Il prototipo di squadra che ogni tifoso vorrebbe vedere ogni domenica e che sinceramente mancava da tempo, fatta di quell'intensità che ti tiene ancorato al campo, che ti fa tifare, spingere la squadra verso risultati IMPORTANTI e prestigiosi.

Un atteggiamento che ci ha premiato con una vittoria esaltante e prestigiosa contro la Roma e dopo una settimana ci ha fatto vivere un derby da protagonisti, con una vittoria vanificata all'ultimo secondo, ma onorato fino alla fine. Tutto questo, nonostante problemi di organico, che però hanno esaltato quei giocatori che giocavano di meno, ma che nel bisogno si sono dimostrati attaccati alla maglia. Questo è un fatto non banale e confidiamo che possano essere un marchio di fabbrica e non una cosa casuale, perché i tifosi hanno bisogno di questi segnali, di vedere uomini veri che indossano la nostra maglia e la onorano fino alla fine. Ci aspettiamo ancora di queste prestazioni, fatte di cuore e grinta, di quel atteggiamento capace di esaltare un pubblico come quello di Parma, esigente e a volte freddo, ma nello stesso tempo meritevole. Tutto questo in un mondo, quello del calcio, dove tutto sta cambiando, e purtroppo in peggio. Anche oggi allo stadio, è tremendamente difficile, perché ormai, siamo privati di qualsiasi forma di libertà, trattati come animali, senza la possibilità di fare valere i nostri diritti. Ogni stadio dove andiamo ha un proprio personale codice di comportamento, che nessuno chiaramente legge, ma che ogni maledettamente domenica , ci sbatte nei denti. A Bologna abbiamo visto cose che obiettivamente non stanno né in cielo né in terra, un accanimento senza senso, che deve far riflettere tutti. Persone disabili a cui è stato vietato l’ingresso con le stampelle, cinture con borchie che non sono state fatte passare, e bandiere di misure consentite fermate ai controlli. Tutto questo con quell'arroganza che accompagna certe persone, che solo perché indossano un distintivo, si sentono dio in terra. Non siamo stinchi di santo, e non vogliamo passare per tali, ma c’è un limite a tutto, e oggi sembra che si sia persa la misura. C’è la sensazione, che sia cominciata l’offensiva finale verso il mondo ultras e chiunque vuole seguire la squadra in trasferta, nonostante ci si ostini ancora a far pagare biglietti a prezzi certo non popolari, in barba ai sacrifici che ognuno fa per essere presenti. Vogliono gli stadi pieni ma questi sono sempre più vuoti e la colpa non è senz'altro degli ULTRAS, ma di chi comanda, alla faccia delle nostre emozioni e della nostra voglia di tifare!!!

VIVA I BOYS VIVA IL PARMA

 

PARMA - Roma 2019/20