GIUSTIZIA PER PAOLO PDF Stampa E-mail
Giovedì 18 Luglio 2019 11:52

La corte di appello di Venezia ha di fatto assolto i poliziotti imputati per il pestaggio che Paolo ha subito.

 

Nonostante una sentenza di un giudice che non poneva ombra di dubbi sul fatto che Paolo sia stato pestato dalla polizia, in appello gli agenti sotto accusa sono stati scagionati perchè non era possibile accertare le responsabilità, visto che i poliziotti, in divisa, casco e foulard, non erano identificabili. Si parla sempre di impunità per gli Ultras, non ci sembra. Se ci mettiamo una sciarpa davanti alla faccia possiamo essere denunciati, daspati, multati per infrazione del regolamento uso stadio, espulsi per il codice di gradimento e se hai già scontato una diffida te ne puoi beccare una da dieci anni. Per la polizia lo stesso comportamento, il travisamento, gli garantisce l'impunità. Noi non la vogliamo, abbiamo sempre pagato per i nostri sbagli, ma chiediamo che la legge sia uguale per tutti. A Forlì in serie D e' volato uno schiaffo tra due persone davanti ad un bar, sono state diffidate 15 persone che erano nei paraggi e che non avevano commesso nessun reato. A Carate un ragazzo ha preso 5 anni per una discussione animata. E ce ne sarebbero altri di esempi, nel dubbio ti diffidano, per fare numero, per trovare dei colpevoli, non importa se il responsabile sia o meno stato preso. E loro la fanno sempre franca come dimostra la vicenda di Paolo.
Sarebbe quindi ora che ai poliziotti venisse fissato sul casco il codice identificativo. C'e' una proposta di legge ferma da anni in parlamento e che probabilmente non andrà mai avanti. Dicono che e' una battaglia di sinistra, non e' vero, può toccare a tutti di essere manganellato, allo stadio, in piazza, nelle strade, prima di picchiare non vi chiederanno mai di che colore sei, e' una battaglia di tutti, una battaglia da Ultras.

 

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