La nostra voce dopo...PARMA-Sudtirol PDF Stampa E-mail
Giovedì 27 Aprile 2017 08:52

Se quella con l’Ancona è stata la partita dei sospetti e quella di Bassano una possibilità di riscatto sfruttata in modo indegno dai giocatori oggi, contro il Sudtirol, l’imperativo è di vincere a tutti i costi per scacciare questi fantasmi e mantenere il secondo posto.

 

 

Oggi è anche l’ultima giornata casalinga prima del derby e i ragazzi ne approfitteranno per tappezzare tutta la Curva Nord con i volantini che ricordano a tutti che, fra appena due settimane, avremo di fronte gli odiatissimi granata. Nel frattempo vengono appesi gli striscioni per questa terza tappa degli “amarcord”. In questa occasione, dopo aver reso omaggio agli anni ’80 e ’90, dedichiamo la balconata ai simboli degli anni 2000. Da sinistra abbiamo il grande simbolo del gruppo su sfondo bianco, poi lo striscione ultras liberi (sempre con in mezzo lo stemma con i due leoni) e infine il lungo Boys Parma 1977 con le due stelle ai lati e, fra una parola e l’altra, il simbolo del gruppo e lo scudo 1977. Questi striscioni, come in Parma-Forlì e in Parma-Ancona, vogliono essere un tributo e un ricordo di quello che è stato il passato della Curva Nord in questo che è l’anno in cui si festeggia il quarantesimo compleanno dei Boys Parma 1977. Tornando ad oggi, quando le squadre entrano in campo, srotoliamo uno striscione piuttosto eloquente che recita “SE QUALCUNO SI È VENDUTO PAGHERÀ, TUTTI UNITI PER LA MAGLIA E LA CITTÀ”. Questo per cercare di compattare l’ambiente nonostante le ultime due prove molto deludenti. Purtroppo da inizio partita capiamo che il clima creatosi non è quello giusto, la gente segue meno del solito e la Curva mostra qualche vuoto in più del normale. Noi proviamo a farci sentire non smettendo mai di urlare a gran voce ma, nonostante i nostri sforzi, il risultato si mantiene sullo 0-0 per tutto il primo tempo. Fra il primo e il secondo tempo, nelle scale sotto la Nord, lo spettacolo è offerto da un nuovo coro sulle note della famosissima Despacito che ha già contagiato tutti i ragazzi e ben presto, ne confidiamo, contagerà tutta la Curva Nord. A inizio secondo tempo esponiamo due striscioni: il primo, “PAGA SEMPRE CHI CI METTE LA FACCIA, BOYS BUSSETO DA 25 ANNI IN PRIMA LINEA”, dedicato appunto ai Boys Busseto, sempre pronti a tenere alto il nome di Parma dentro e fuori lo stadio; il secondo “OLTRE LA RIVALITÀ…CIAO MARCO E SQUALO”, per due ragazzi (un fiorentino e un genoano) che sono mancati in questa settimana. Per quanto riguarda il secondo tempo, qualche occasione in più rispetto al primo viene creata ma non basta per fare quel gol che scaccerebbe un minimo i fantasmi di questa crisi che non sembra avere fine. Intanto, a metà del tempo, esponiamo un altro striscione “LIBERTÀ PER I RAGAZZI DELLA SAMP”, vista l’ondata repressiva che si sta abbattendo sugli Ultras Tito e su tutta la Gradinata Sud a cui esprimiamo la massima vicinanza. Il tempo continua a scorrere e la gente comincia a stufarsi, siamo rimasti davvero in pochi a cantare e sembra che tutti gli altri aspettino solo il fischio finale per urlare ai giocatori tutta la loro rabbia per questo pareggio indegno. Fatto sta che, nei minuti di recupero, succede quello che nessuno avrebbe mai immaginato: contropiede del Sudtirol conclusosi con una rete che fa scoppiare di gioia i pochi ospiti giunti quest’oggi. Da questo momento in avanti solo bordate di fischi ad accompagnare l’azione dei nostri ma, se in tante altre occasioni siamo stati dalla parte della squadra sostenendola anche nelle peggiori difficoltà, oggi non c’è proprio nulla da salvare. Delusi dal risultato vogliamo ancora una volta urlare ai giocatori tutto il nostro disappunto ma loro, dopo essere entrati nel tunnel senza nemmeno salutare la Nord, si limitano a un timido saluto collettivo da centrocampo. Così non va e non può andare, noi a Teramo ci saremo, come tutta la gente di Parma che ha veramente il Parma nel cuore, ma ci saremo come sempre solo per la maglia. In questo momento chi la indossa non si sta comportando come vorremmo ma la stagione volge ormai al termine e, d’ora in poi, tutte le partite (play off soprattutto) saranno decisive. A Teramo dobbiamo andarci tutti per far capire a chi sta indossando la nostra maglia che così non può andare, che noi ci siamo sempre e ovunque ma che, soprattutto in questo momento e con un derby alle porte, non è assolutamente il momento di tirare i remi in barca perché non abbiamo nessuna intenzione di vedere i reggiani esultare nel nostro Tardini. Quindi, cari giocatori, è giunto il momento di tirare fuori le palle, ma di tirarle fuori per davvero, se così sarà noi saremo al vostro fianco, se andrà diversamente ognuno si prenderà le proprie responsabilità.

NOI VOGLIAMO GENTE CHE LOTTA! TUTTI A TERAMO!

 

 

PARMA-Sudtirol Stagione 2016/17