Un campionato difficile e spigoloso, decisamente duro! Questa è la riflessione naturale due vittorie sofferte e strappate con i denti, ma che ci permettono di restare agganciati al vertice di una classifica che vede ancora molto equilibrio per la vittoria finale. Le ultime prestazioni anche se non brillanti ci hanno confermato che il nostro Parma può e deve dire la sua fino alla fine con una rincorsa che ha fruttato 23 punti su 27 nelle ultime nove partite, dando un chiaro messaggio alle dirette concorrenti.

E’ chiaro che essere tra i favoriti determina tensioni non indifferenti alla quale va aggiunta la furia agonistica con cui ogni squadra avversaria affronta il Parma, deducendo che ogni partita va giocata con il coltello tra i denti e soprattutto con grande rispetto per gli avversari. La partita di Bergamo è stata l’esempio più lampante con una squadra votata ad un pressing a tutto campo che non ha lasciato giocare i crociati, mettendoli spesso in difficoltà. In uno stadio di serie A abbiamo potuto assaporare vecchie emozioni e sensazioni, con una perquisizione minuziosa a cui francamente non eravamo più abituati. Potevamo essere di più, visto la distanza non proibitiva, ma in linea con tutte le altre trasferte della stagione, anche se in questo momento, il più importante e determinante, dobbiamo decisamente essere sempre più numerosi al fianco della squadra. Come sempre il tifo è stato altalenante, troppo condizionato dall’andamento della partita, capace di crescere in concomitanza con il miglior momento del Parma e delle sue giocate. Oggi con la Sambenedettese ci sarà bisogno di noi, visto che l’anno scorso, o meglio la scorsa stagione, abbiamo potuto tastare con mano la qualità del loro tifo e all’andata finì con un pareggio tra mille polemiche. Ma stavolta si gioca al Tardini, nella nostra casa, per cui dobbiamo guidare la squadra alla vittoria per non perdere terreno in classifica, dimostrando a tutti cosa vuol dire giocare a Parma, perché da adesso fino alla fine non sono ammessi errori se vogliamo essere protagonisti. Chiediamo a tutti grande impegno e sacrificio, perché tutti insieme possiamo arrivare lontano! Un ultimo pensiero vogliamo però rivolgerlo agli Ultras veneziani, che colpiti da Daspo dopo aver assalito semplici tifosi del Parma, hanno pensato bene di avviare un tam-tam mediatico invitando altre tifoserie ad esporre striscioni contro di noi, rei di aver fatto la spia alle forze dell’ordine. A loro diciamo che non è nella nostra mentalità denunciare altri tifosi. Non saranno delle infamanti accuse ad oscurare l’immagine dei Boys Parma, tanto meno fatte da Ultras da tastiera, per cui sempre a testa alta…

VIVA I BOYS, VIVA IL PARMA!