Da 21 anni il Vincio nel cuore dei BOYS PDF Stampa E-mail
Venerdì 02 Settembre 2016 08:40

Ventuno ani fa, precisamente il 28 agosto 1995, ci lasciava il Vincio. Vogliamo ricordarlo attraverso questa lettera che ci ha mandato suo fratello. Ciao Vincio, saluta tutti gli Angeli della Nord.

 

 

Ieri 28 agosto sono 21 anni che è mancato mio fratello Claudio, per tutti in Curva Nord  il Vincio.

Il modo migliore per ricordarlo è su queste pagine, dove mio fratello ha vissuto i suoi anni più belli.

Dicono che il dolore con gli anni passa. Per me non è così, semplicemente si trasforma. Non hai più voglia di gridare e l’amarezza avvolge il ricordo, fino a quando non hai più voglia nemmeno di parlarne. Sarà per questo che non riesco a mettere più piede in curva nord, sarà per questo che non vi ho nemmeno ringraziato per lo striscione che ricordava i vent’anni dalla scomparsa. Uno striscione che è stato confezionato certamente da chi il Vincio non l’ha mai conosciuto ma non importa, perché chi è stato Ultras sente vicino anche chi non ha mai conosciuto, che ha vissuto in un altro momento  storico, ma che ha contribuito a portare avanti le cose e a tenere ben stretto lo striscione ! Quindi : grazie del bellissimo gesto, per me essere Ultras oggi vuol dire anche portare avanti anche la memoria, è una cosa da non sottovalutare !

Proprio ieri riflettevo sui casi della vita. Quando ho restituito lo scudo al Gruppo l’ho fatto anche per un motivo personale, diciamo che è stato il mio “voto laico”. Stavo vivendo un bruttissimo momento di salute con mia figlia e stavamo facendo ogni tipo di accertamento. Le cose si stavano mettendo decisamente male. Io e mia moglie abbiamo vissuto in ospedale per più di 1 mese nei reparti che per ogni genitore sono i più grandi incubi. Di più non dico ma penso abbiate capito.

Non entro nel merito ma per un filo non abbiamo assistito ad un tremendo caso di mala sanità … senza tanti giri di parole: la stavano rovinando perché avevano sbagliato la diagnosi ! Poi una speranza che la risonanza ha confermato ! E’ seguita una operazione, poi un periodo un poco complicato ma alla fine abbiamo risolto tutto. Tutto.

Prima della risonanza che avrebbe deciso il nostro futuro ho capito che dovevo fare una cosa.

Proprio in quel periodo, a gennaio 2008 erano appena stati vietati gli striscioni all’interno degli stadi.

Un lungo sospiro poi … non ho avuto dubbi.

Ho tirato fuori lo scudo che fino a quel momento avevo conservato, l’ho abbracciato per l’ultima volta, ho fatto delle foto buffe con mia moglie e mia figlia e poi in una fredda sera di gennaio, nel parcheggio del Cavagnari, l’ho consegnato a Gian Maria, al Gruppo.

Oggi mia figlia sta bene, sabato lo scudo era appeso in curva a Modena.

Forse tutto ha un senso, anche il dolore.

Forse non è vero che tutto succede per caso.

Oggi penso che a Claudio piacerebbe essere ancora tra noi per accendere ancora una torcia e assaggiare un dolce preparato da Valentina, mia figlia.

E’ proprio vero che il dolore cambia. A volte anche l’amarezza non avvolge più le cose e un sorriso dolce appare quando meno te lo aspetti.

 

 

Claudio, il Vincio