Ciao Vappo…eternamente BOYS PDF Stampa E-mail
Sabato 28 Marzo 2015 14:43

Ciao Vappo…mentre sto per scrivere sta giungendo il quarto anno da quando ci hai lasciato e non è facile trovare le parole per farlo. In realtà sono stati quattro anni dove tu non sei stato assente ma più presente che mai, perché è proprio quando una persona ti manca che porti nel cuore e nella mente tutti i ricordi più belli di lui.

 

 

Mi ricordo che la stessa sera che ci hai lasciato eravamo al capannone per finire la coreografia in memoria del Bagna e tu eri allegro e sorridente come non mai, sempre con la tua sigaretta in bocca. Quando mi dissero che il giorno dopo ci avevi lasciato mi ricordo di essere stato al telefono per almeno mezz’ora in silenzio, non sapendo cosa dire..o forse perche stentavo a credere a ciò che mi avevano appena detto. Mi ricordo quando portammo lo striscione a casa dei tuoi la sera successiva… momenti che non si riescono a descrivere a parole. O semplicemente non sono bravo nel farlo.  Ricordo la chiesa di Noceto murata di gente, con anche i tuoi fratelli empolesi e doriani a darti l’ultimo saluto. Ti ricordi della trasferta a Palermo fatta senza tessera in aereo nel 2010? Eravamo in Tribuna Montepellegrino nella parte superiore e tu avevi fatto impazzire gli steward, eri uscito e tornato con una teglia piena di cannoli e in compagnia di una ragazza locale che giocava a poker con te. Quanto ti piaceva il poker, e quanti tornei andavi a fare. Però anche andare al quizzone al giovedì sera non ti dispiaceva. Mi ricordo quando arrivavi in Sede e tutti i giovedì chiedevi a qualcuno di andare al quizzone; prima c’era da finire la fanzine e gli striscioni per i Boys tutti ti dicevano. Io ricordo di non esserci mai venuto al quizzone con te. Ti ricordi della trasferta a Lecce fatta di mercoledì con i pullmini? Quante volte abbiamo ascoltato “Sei come la mia moto” di Jovanotti e me lo ricordo perché stavo guidando e mentre cantavamo in autostrada ho seguito il pullmino sbagliato. Gli altri erano andati più avanti. Quanti nomi, ma quante risate anche. C’era un periodo che in pullman in trasferta a turno ognuno faceva partire la canzone che più gli piaceva e tu facevi partire sempre la stessa: “Sempre presenti in ogni città”. E’ proprio per quello che ti abbiamo ricordato con quella frase nello striscione esposto in tuo onore per ricordati nel primo anno della tua scomparsa. Giocavamo con il Bari e anche loro esposero uno striscione per ricordati: “Luca Boys vive nei cuori ultras”. Se devo dirti la verità chiamarti Luca mi sembra “insolito” perché nel Gruppo tu per me eri il Vappo. Ti ricordi quando il 12 settembre 2010 andammo in trasferta a Catania senza tessera rimanendo fuori con i ragazzi della Sud? Che trasferta, fatta in 6 con il R. appena  tornato dalla diffida. Mi ricordo il giorno perché poco dopo veniva il mio compleanno e lo avevamo festeggiato a dovere quella sera, con il B. collassato a vomitare dopo vari brindisi di bananino tra le carrozze del treno e la gente che ci guardava tra il disgustato e lo stupito. Sono questi i momenti che mi ricorderò per tutta la mia vita, perché passare ore e ore al fianco dei tuoi fratelli con i quali condividi tutto non ha prezzo. Ma ti ricordi che tra un po’ ci fai buscare a Catania? Quando eravamo con i ragazzi della Sud in stazione per aspettare il treno di ritorno erano venuti a salutarci anche quelli della Nord e tu guardavi la morosa di uno di loro. Il tutto in buonafede, ma che macello tra un po’ che fai scoppiare. Mi ricordo che al Tardini ti conoscevano tutti e una volta eravamo andati a vendere i biglietti della riffa al Petitot da Baroni mentre il Coordinamento mangiava.. finì che vendemmo un blocchetto intero e beccammo anche una bella basa di zuccherini. Non mi ricordo dove andavamo ma so che una volta il controllore in treno non ti sopportava più, lo avevi fatto diventare matto e continuavi a fumare sigarette in corridoio tanto che dopo un po’ non ti diceva più nulla perché non sapeva più spiegarti che in treno non si poteva fumare. In questi anni mi ricordo oltre a tutti i messaggi di cordoglio arrivati da tutta Italia gli striscioni in tua memoria dei doriani a Verona, quello degli empolesi in casa contro il Padova e quello dei Fanatics Neuchatel nella partita contro il Lucerna oltre a quello dei baresi che ho detto prima. Perché gli ultras sanno rispettare, al di la di tutto quello che si dice. E lo fanno perché gli ultras non muoiono mai ma vivono per sempre nella loro curva. Ciao Vappo….eternamente BOYS.

Un tuo fratello.