19/11/2010 Vicenza Padova ( Trasferta vietata, tafferugli con la polizia - articoli e testimonianze) PDF Stampa E-mail

 

Cosa dicono i media ( secondo le fonti della Questura )

 

Tratto da www.ilgazzettino.it

Follia ultrà. Prima colletta per l'alluvione, poi sassi e petardi contro la polizia

Alcuni tifosi biancoscudati hanno consegnato i soldi durante l'intervallo di Vicenza-Padova. Al termine tafferugli: un arresto

VICENZA (20 novembre) - Un tifoso del Padova di 26 anni, residente a Cittadella, si trova rinchiuso nel carcere di Vicenza a seguito dei tafferugli scoppiati ieri sera a Vicenza dopo il derby tra le due squadre venete. Negli incidenti sono rimasti feriti, in maniera non grave, cinque poliziotti del Reparto mobile di Padova e un agente della Polizia locale di Vicenza: per tutti indicata una prognosi tra i 5 e i 10 giorni.
Secondo la ricostruzione della Questura berica, in città erano giunti circa 200 ultras biancoscudati che, in quanto privi della tessera del tifoso e per il divieto della vendita di tagliandi ai non residenti nel vicentino, non hanno potuto fare il loro ingresso allo stadio Menti. Durante l'intervallo una delegazione di questi tifosi ha consegnato al presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck, accompagnato nell'occasione dal presidente del Padova, il vicentino Marcello Cestaro, i soldi racconti durante una colletta pro-alluvionati. Tutto è filato liscio anche al termine di partita, vinta dal Vicenza 2-1.
I problemi sono nati durante il tragitto a piedi verso "Parco Città", dove gli ultras avevano parcheggiato le auto. In corso Padova, i supporter hanno lanciato petardi, botti e sassi contro la polizia, che ha risposto con alcune cariche di alleggerimento. In seguito è stato arrestato, per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, il 26enne di Cittadella, incensurato. La posizione di altri ultras patavini è al vaglio degli inquirenti, in possesso anche delle immagini degli scontri. Negli incidenti sono rimaste danneggiate quattro vetture che erano parcheggiate in zona.

 

  

Cosa dicono i tifosi.

  

Tratto da www.padovasport.it

Come vi abbiamo tempestivamente informato ieri sera, fuori dal Menti ci sono stati scontri tra la polizia e gli ultras biancoscudati. Prima ancora dell'inizio della derby l'assessore provinciale alla Sicurezza, Enrico Pavanetto, tifosissimo del Padova, insieme a una rappresentanza di ultras aveva consegnato al presidente della Provincia di Vicenza, Attilio Schneck, i fondi raccolti per i cittadini colpiti dall'alluvione. Dopo la fine del primo tempo i duecento tifosi si sono diretti verso i pullman per tornare a Padova, ma nel parcheggio dello stadio uno di loro ha esploso un petardo contro la polizia. Così è partita una carica. Marco Zaminato, 26 anni, di Tombolo, è stato arrestato. Altri due tifosi sono stati denunciati. Sul fatto indagano gli uomini della Digos di Vicenza e Padova.
Vi riportiamo ora integralmente la mail di un tifoso che racconta dettagliatamente cos'è successo ieri sera a Vicenza fuori dallo stadio. Sottolineiamo che questo è il punto di vista di un tifoso presente al momento della carica della polizia, noi ci limitiamo solo a trascrivere la sua opinione senza commenti nè giudizi.
"Che vergogna sti sbirri! Tutto per un petardo! Stavamo cantando fuori dal cancello del Menti (settore ospiti), fino a quando non abbiamo deciso di far ritorno verso le macchine per poter andare a vedere almeno 15 min del secondo tempo in qualche bar a Padova. Non appena siamo partiti qualcuno ha lanciato un petardo e gli sbirri hanno cominciato a caricare; pochi minuti dopo hanno caricato nuovamente ferendo un ragazzo alla testa e li si è creato un pò di panico e di rabbia -panico perchè c'erano ragazzi molto giovani con al seguito anche le fidanzate- e rabbia perchè siamo veramente trattati come delle pezze (per non dire altro). Al primo bivio hanno ripreso a caricare e la gente si è divisa in 2 gruppi, così la celere ha cominciato ad aggredire il gruppo meno folto che era uscito dal "cordone" e per circa 1 km hanno continuato a rincorrerci per le vie del centro creando grandissimi disguidi per la popolazione che si trovava in mezzo alla strada in auto o a piedi; un ragazzo è caduto sbattendo la faccia sul marciapiede (lago di sangue), uno è stato fermato e portato in questura...alla fine dei conti cos'è successo?!
Che hanno fatto accadere quello che Maroni voleva che accadesse: vietando la trasferta a noi Padovani (senza alcunissimo motivo) sapevano benissimo che saremmo andati ugualmente. Provate a fare un pò di conti: 200/300 padovani, di sera (col buio) a Vicenza per il derby, fuori dallo stadio...è logico che viene fuori qualche tipo di casino. Ma non perchè siamo dei teppisti (come ormai tutti gli ultras sono ettichettati), bensi perchè quando ormai uno Stato non ti garantisce più una giustizia, c'è qualcuno che vuole farsela da sè. Giustizia non è sinonimo di violenza, perchè nella fattispecie nessuno di noi ultras ha alzato un dito contro la polizia e non abbiamo cercato di sfondare i cordoni per entrare allo stadio, siamo stati tutti uniti cantando e basta. Il risultato è stato un gratuito pestaggio degli sbirri. W LA TESSERA DEL TIFOSO, BEA ROBA."

 

 

Tratto dal Blog La Padova Bene

"L'ITALIA NON E' UNO STIVALE, E' UN ANFIBIO DI CELERINO..." (cit.). Per raccontare Vicenza-Padova bisogna partire dalla fine, da quella carica che ha chiuso una giornata che voleva essere pacifica e che tale non è stata non certo per colpa dei Ragazzi della Fattori, ma sopratutto a causa dell'ottusità di chi prende decisioni relative all'ordine pubblico in quella città e per la voglia di "scontro a tutti i costi" che anima in genere i reparti antisommossa della Polizia. Sui giornali ovviamente si sono lette alcune inesattezze, secondo me con fonte la questura vicentina. E' utile allora fare una cosa che non si fa mai: ascoltare anche l'altra campana, a maggior ragione visto che poi sono quelli che pagano (e non solo in termini giudiziari... secondo voi gli stipendi a chi faceva il servizio d'ordine non vengono dalle nostre tasse?).
Venerdì sera a fine primo tempo una delegazione di Ragazzi della Fattori si incontra col presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck, consegnandogli la cifra raccolta per gli alluvionati di Vicenza e Provincia. Questo è stato il nostro contributo al derby, che "qualcun altro" ha voluto sporcare forse perchè l'opinione pubblica deve continuare a pensare che Ultras è sinonimo di delinquente. Altrimenti non si spiegano articoli pieni di stronzate come questo. Sarebbe bello conoscerne l'autore e metterlo a confronto, ma chi in genere scrive questi articoli è troppo vile per sostenere le proprie tesi in pubblico. E così, subito dopo aver consegnato il nostro contributo ed aver ripreso la strada per tornare alle nostre auto, parte la carica della celere. In quel momento mi trovo davanti al corteo, quando sento la gente protestare ed urlare verso la polizia. Mi giro e vedo i celerini che iniziano a spingere con gli scudi la gente, qualcuno distribuisce qualche manganellata, dopodichè partono alla carica. Non sento nessun petardo, e men che meno lancio di bottiglie come si è detto: tutti stavano semplicemente tornando verso casa.
Tutto quello che dirò qua non si tratta di cose viste dai miei occhi, in quanto me ne stavo il più lontano possibile dalla celere ed il mio unico pensiero era raggiungere l'auto ed andarmene il prima possibile, ma ho avuto modo di vedermi più di qualche video girato da molti tifosi biancoscudati, che hanno documentato molto bene gli abusi subiti. I primi ragazzi vengono presi fra Viale Margherita e Corso Padova: si vede benissimo un ragazzo che stava bevendosi una birra in tranquillità, nemmeno si era accorto della carica, che viene raggiunto da un agente, si vede strappare la lattina dalle mani ed in pochi secondo si trova una decina di agenti sopra che lo massacrano a ginocchiate, manganellate e colpi di scudo. Un altro viene sgambettato e finisce a terra spaccandosi la testa su un marciapiede. Pure i clienti di un Kebab in Corso Padova vengono colpiti dalle manganellate. La gente cerca di difendersi come può. I celerini però giocano, e per esperienza posso dirvi che se fosse vero che dei loro colleghi erano stati feriti dallo scoppio di un petardo (come detto inizialmente), non avrebbero giocato: sarebbero partiti semplicemente con la limpida intenzione di spaccare le ossa a tutti! Invece li stavano proprio giocando. Bastonavano, poi lasciavano che la gente corresse per un pò, davano una decina di metri di vantaggio e partivano alla carica. Si divertivano, eccome se si divertivano. Non ascoltavano nemmeno gli ordini della Digos di Vicenza e di Padova, che gli urlavano di stare fermi. Caricavano e basta. Alla fine il nostro corteo si divide (grave errore) e la parte dove ero io finisce in una stradina stretta. Li ho pensato seriamente che ci avrebbero fatto la festa, invece si sono limitati a provocare. A quel punto ho capito che volevano solo giocare. Solito corollario: spintoni, tentativi di sgambetto alla gente che cammina, agenti indemoniati che ci urlano "Conigli!". Non lo fanno sempre, lo ha visto tutta Italia circa un mese fa... Alla fine riusciamo a tornare al Parco Città e prendiamo le auto per tornare a casa. A tutt'oggi non ho notizie del ragazzo arrestato nè di altri fermati. Spero solo che stiano tutti bene...
Detto questo mi sembra opportuno fare delle valutazioni in qualità di osservatore:
1-Stadio Menti semivuoto, poco più di 200 tifosi ospiti (contro gli oltre 1.500 dello scorso anno), poco tifo, serata fredda... e fuori scontri fra tifosi e polizia... sono questi i risultati della Tessera del Tifoso che doveva eliminare la violenza? Complimenti, bei risultati...
2-Credo che anche i sassi abbiano capito che se ci avessero lasciato fare la nostra bella trasferta non sarebbe successo nulla. Entravamo allo stadio, guardavamo la nostra partita e tornavamo a casa in tranquillità. Visto che così non è stato mi chiedo: che interesse avevano a far si che un venerdì sera calcistico si trasformasse in guerriglia?
3-Gli scontri me li aspettavo, vista la situazione che si era creata... Visto che sono anni che lo stato reprime invano, e più reprime e più la gente si incazza e si impunta sulle sue posizioni, non sarebbe meglio rivedere un pò il tutto?
4-Mi chiedo se alle società calcistiche vadano bene queste situazioni... No perchè o continuiamo a prenderci in giro o ammettiamo una volta per tutte (non è un appello che rivolgo a Maroni visto che sembra non arrivarci proprio) il fallimento di questa politica, che sta svuotando gli stadi e col cazzo che sta avvicinando le famiglie. Se nemmeno a loro sta bene tutto ciò, è ora che comincino ad esporsi, in prima fila, alzando la voce. Contro la Tessera del Tifoso, contro il Casms (proprio ieri ragionavo sul fatto che hanno messo i servizi segreti dietro agli ultras, cioè a una delle cose che fa più rumore in assoluto... Ma chi cazzo c'è al Casms, gente che devono far lavorare per forza?) e contro i divieti e le limitazioni. Diversamente non solo non se ne uscirà mai ma nemmeno si risolverà ne si migliorerà neppure leggermente la situazione...
5-Ai giornalisti dico solo tre cose: a) Piantatela di copiare parola per parola i comunicati della questura e se volete capire le notizie scendete in strada ed informatevi; b) Invece di infarcire i vostri articoli di stronzate cominciate ad essere critici ed a porvi domande a 360°; c) La tessera del tifoso non è una legge, una volta per tutte!
PASSEGGIATA DI UN VENERDI' SERA. Per il resto la trasferta era venuta molto bene. Più di 300 ragazzi avevano risposto all'appello. Partenza all'Euganeo e ritrovo a Parco Città di Vicenza evitando scorte e scortine. L'obiettivo è arrivare davanti al Menti e sostenere i biancoscudati da fuori. Pure la polizia è sorpresa dai numeri messi in campo, bastava vedere la faccia di un agente della Digos in macchina parcheggiato li nella zona. Dopo dieci minuti di cammino ci vediamo la strada sbarrata da alcuni cellulari della celere, che scende molto nervosamente e già armata. C'è un pò di tensione ma teniamo tutti i nervi saldi e la testa sulle spalle. Il cammino prosegue fra i cori, siamo praticamente padroni delle strade di Vicenza. I miagolantes tentano anche un approccio, ma sono costretti a girare i tacchi e correre via. Ennesima dimostrazione di quanto siano chiacchieroni. Poi l'arrivo allo stadio, il tifo da fuori. E la consegna dei fondi per gli alluvionati. Il resto l'avete letto poco sopra.
A tutti i Ragazzi della Fattori: siamo una bellissima realtà a livello di tifoseria. Ora sicuramente ci vedremo vietare le trasferte ed altre amenità simili per una situazione mai voluta da noi. Teniamo duro, e continuiamo per la nostra strada. La ragione è nostra, il disagio tutto loro...
Ai miagolantes non abbiamo proprio più nulla da dimostrare, che continuino pure a dire le loro stronzate. I fatti, da vent'anni a questa parte, non gli danno minimamente ragione...
A tutti: chi ha video dei casini ci contatti a
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Grazie.

 

Prima testimonianza di Mirko

Ciao la Padova Bene ti scrivo per un resoconto di quello che è successo venerdì sera al Menti, almeno per come l'ho vissuto io; poi ogni giudizio lo lascio a te che probabilmente c'eri e a chi era presente. Io e altri cinque miei amici non tesserati decidiamo di snobbare il derby alla TV e seguire l'appello dei "ragazzi" e di venire a Vicenza. Partiamo da Padova, arriviamo a Vicenza, parcheggiamo e ci incamminiamo verso lo stadio; dopo una camminata di mezzora giungiamo a destinazione, dove prima di unirci al gruppo, ci ferma un celere per chiederci i documenti per accertarsi che siamo di Padova noi da bravi cittadini obbediamo. Nel primo tempo tutto fila tranquillo e pacifico s’intonano i soliti cori per la squadra e Gabriele; poi all’inizio del secondo tempo ci si raggruppa per tornare alle macchine, poco dopo viene lanciato un botto e nel giro di cinque minuti e vedo che la gente dietro di me inizia a correre, io e miei amici eravamo quasi all’inizio del gruppo, con i celerini che a loro volta seguono a ruota e qui ho pensato vogliono caricare, in breve ad un certo punto il gruppo si divide e mi ritrovo con un mio amico, però, perdendo gli altri e persone che corrono da tutte le parti assieme i celerini in mezzo che danno giù colpi gratuiti a chiunque gli passi a fianco, come a me, ma mi prende di striscio al mio amico invece (sempre lo stesso blu che ha cercato di colpirmi) aveva le mai alzate a mo’ di resa; il fenomeno credi che si sia risparmiato a colpirlo? No di certo e ha rimediato un ematoma su un dito e su un braccio, se non si proteggeva la testa con le mani di sicuro, andava peggio come ho visto su di uno quale in pratica grondava sangue. Dopo quindici minuti circa è tornata la calma e mi sono ritrovato assieme ad altre trenta persone circa, perdendo nel frattempo durante il casino il mio amico, ma ritrovo gli altri nel gruppo; ritorniamo alle macchine circondati dai celerini, arrivati al parcheggio, aspettiamo il nostro amico che dopo un po’ arriva e torniamo a Padova. In conclusione i giornali e i vari siti parlano di petardi e pietre lanciati contro la polizia, però almeno per me non mi sembra di avere visto nulla e di avere sentito lo scoppio di un solo petardo ed è da lì che è iniziato il tutto. Comunque ora ci saranno quelli che diranno se avevano la tessera del tifoso, tutto questo non succedeva allora io potrei dire se lasciavano la trasferta libera a tutti cosa più logica da fare visto che non c'erano motivi plausibili e probabilmente il mio amico si sarebbe risparmiato un dito ed un braccio gonfio nessuno tornava a casa con la testa rotta e nessun arresto e denunce varie. A volte il non essere tolleranti può succedere di ottenere l'effetto contrari di quel che si pensa. Concludendo uno dei amici è rimasto deluso per il comportamento della polizia la quale regalava manganellate a chiunque (ricordo che nel gruppo ci stavano anche ragazze) rischiando lui stesso la testa nel vero senso della parola e magari beccarsi una diffida senza avere fatto nulla!
Caro Mirko, penso che in molti abbiano potuto toccare con mano l'ottusità di chi comanda... e soprattutto penso che molti abbiano potuto anche rendersi conto di una grande verità che ho fatto mia da molti anni: la divisa non fa l'uomo! Come nella vita capita di trovare persone di merda e persone a posto, allo stesso modo capita di trovare poliziotti a posto e poliziotti che sono persone di merda...
Venerdì ho sentito personalmente la Digos di Vicenza che ci diceva che loro avrebbero voluto farci entrare ma che noi "ci eravamo comportati male durante il corteo"... quando? Per i cori contro Vicenza? Per aver ricevuto una bottiglia di spalle da una strada laterale?
Esilarante anche la spiegazione data al divieto: "L'anno scorso vi abbiamo lasciato entrare, quest'anno dopo una serie di RAGIONAMENTI abbiamo voluto PROVARE a lasciarvi fuori". Sembrano barzelette ma è la verità purtroppo... Tutto questo mi fa solo capire una cosa: evidentemente c'è stato qualcuno che quegli scontri li ha voluti. Li ha cercati. E che quando ha capito che non saremmo caduti in provocazioni da poco ci ha fatti bastonare. Diversamente non ci sono molte altre spiegazioni...

 

 

email di Anna di Vicenza:

Salve,
sono Anna,tifosa del Vicenza e venerdì sera non ero presente al derby.
1) complimenti per il blog, oltre considerazione sulla situazione del tifo in Italia le condivido;
2) ho letto l'articolo degli scontri del dopo-partita e anche se non ero presente non ho avuto dubbi sulla falsità di quanto riportato perché il "Giornale di Vicenza" è in realtà un giornaletto da parrocchia, buono solo per raccogliere necrologi,lettere al Direttore di pensionati,annunci pubblicitari e articoli "leccaculisti" a favore della Banca Popolare di Vicenza.
Di stronzate ne scrivono a iosa su questo giornale (e non solo relativi allo sport) pertanto vi consiglio di non farvi venire il fegato marcio per le bugie riportate. Io lo compro ogni tanto solo perché mi serve carta per il sottofondo della gabbietta del canarino o per pulire l'astina dell'olio del motore o quando piove lo uso come zerbino in garage.
Tutto qua. Buona giornata
Grazie dei complimenti Anna. Ho letto l'articolo del Giornale di Vicenza, è semplicemente una barzeletta. Sull'uso "alternativo" del giornale, concordo... Più che altro avevo sentito questa proposta da qualcun altro...


 

 

altra email Riccardo di Padova:

Ecco la mia versione dei fatti:
Arrivati a Vicenza un ora prima del match, parcheggiamo in una stradina alle spalle della tribuna stampa e raggiungiamo il gruppo dei "non tesserati", siamo in 4 amici
La situazione sembra molto calma e come al solito i nostri capi tentano di avere un dialogo con gli ispettori di turno in modo da trovare un modo per consegnare i fondi raccolti per gli alluvionati ed anche per capire se ci sia la remota possibilità di accedere al Menti per incitare il Padova.
La prima richiesta viene accolta ed i soldi verranno donati a fine primo tempo, la seconda ovviamente no, si sa.... il buon senso tra quelle fila non è proprio di casa!
Iniziamo ad incitare i nostri colori da fuori lo stadio, tra noi ultras, il clima è assolutamente disteso, mentre i visi dei celerini sono molto tesi, come se il "nemico" stesse per tendergli un'imboscata!
 Arriva il momento in cui si decide di alzare i tacchi e tornarsene a Padova, per riuscire a vedere almeno gli ultimi minuti del derby. Mi trovo quasi alla testa del corteo quando sento le prime urla di chi era dietro e mettendomi in punta di piedi vedo gente correre dappertutto... Subito mi è chiaro il motivo di quel casino, a mia volta inizio a correre e defilarmi perdendo il contatto con i miei tre amici.
Mi metto su un marciapiede, lontano circa 50m dal cordone di celere che rincorre il gruppone, in quel punto sono fermo, senza sciarpa, viso scoperto, disarmato... un individuo assolutamente innocuo, vengo raggiunto da 3/4 celerini che mi intimano di seguire il gruppo, io spiego loro che lì stanno menando la gente e che non ho intenzione di fare quella fine, alchè i signori in blu mi fanno capire a spintoni ed agitando i manganelli che con loro non sarebbe stato tanto diverso. Corro e supero il cordone di celere e vedo una delle cose più controverse della serata: un ispettore della Digos che cerca di fermare la celere ed una ispettrice castana e ricciola che incita i poliziotti alla carica (ma chi comanda?! prendete ciò che volete e non fate prigionieri?!) nel frattempo i nostri capi tentavano di portare via i più infuriati dei nostri dando le spalle alla celere, è a quel punto che parte un'altra carica, a mio giudizio assolutamente inutile in quanto gli ultras erano separati e stava tornando la calma, ma qualche oca era troppo infervorata per far cessare il massacro...
Mi trovo di nuovo a correre e a superare ragazze che piangono e gente che resta ferma a mani alte... pessimo errore... uno di questi è uno dei miei tre amici, con il quale sono stato in pronto soccorso fino alle 2:20, tre tagli enormi in testa, un lago di sangue, la "giusta punizione" per chi cerca di starsene fuori ed alza le mani come per dire "Io non centro".... vallo a spiegare te a chi non vuol fare prigionieri... 10 punti di sutura e turbante in testa!
Corro e torno su un marciapiede con altri poliziotti che mi chiudono la strada e mi fanno aggregare al gruppo... sono in ultima fila a passo d'uomo con i celerini alle spalle che continuano a sgambettarmi e ad insultarmi perchè sto facendo un video con la mia fotocamera, la loro rabbia nell'essere filmati (Cosa avranno mai da nascondere?! Stanno garantendo solo l'ordine pubblico no?!) è tanta che parte una manganellata sulla mia mano e distrugge la fotocamera, vedo che un altro celerino lascia partire un altro fendente dal quale mi riparo la testa con il polso (meglio un polso nero e gonfio che i punti in testa del mio amico), di nuovo scappo e raggiungo con il gruppo un semaforo e vedo che la municipale addetta al controllo traffico inizia a scappare con noi (sempre per la questione "nessun prigioniero"!).
Una ragazza perde sangue dal capo e piange, della gente cade, si vorrebbe aiutarli ma vige il "si salvi chi può". Mi divincolo in una laterale con uno dei miei amici ed il cordone passa, fortunatamente nessuno ci caga... Trovo anche un altro dei miei amici, stanno bene per fortuna... ripercorriamo la strada dell'inseguimento a ritroso per tornare alla nostra auto (alle spalle della tribuna stampa), per terra c'è un numero sproporzionato di fazzoletti pieni di sangue, qualche sciarpa anch'essa rossa, berretti... seguono i cellulari della celere che ci sfrecciano accanto a sirene spiegate investendo qualsiasi cosa abbiano davanti, cassonetti, biciclette, tutto!
Tornando indietro vengo chiamato da un ragazzo che è nel parcheggio di Parco Città con tutti gli altri ultras  portati fin là dalla celere, mi dice che il mio amico è grave e dev'essere portato in ospedale, ci troveremo con lui a Limenella e con i ragazzi che lo hanno accompagnato (li ringrazio a nome del mio amico...), appena scende mi trovo di fronte una delle scene più brutte della mia vita, la camicia non è più azzurra, la sua pelata non è più rosa e allora via di corsa in ospedale. Ma per fortuna i poliziotti hanno fatto il loro eroico dovere per soli mille euro al mese!!!