17/10/2010 Verona - Alessandria ( Alessandrini in tribuna est - incidenti ,arresti e denunce ) PDF Stampa E-mail

Tre tifosi alessandrini arrestati e due denunciati in stato di libertà, un vetro di un pullman di tifosi dell'Alessandria infranto e due mezzi dell'Arma danneggiati dal lancio di sassi da parte dei tifosi dell'Hellas Verona.
È il bilancio di quanto avvenuto prima e dopo la partita disputatasi al Bentegodi tra Verona e Alessandria.
Durante le fasi di prefiltraggio, effettuato nel settore riservato agli ospiti di curva nord, tre sostenitori dell'Alessandria, non in possesso della tessera del tifoso, ma di tagliando d'ingresso per il settore tribuna est, hanno tentato di sfondare il cordone degli steward, aggredendo uno di loro e colpendolo con un'asta della bandiera.
Grazie al pronto intervento dei poliziotti presenti allo stadio, i tre, rispettivamente un uomo di 33 anni originario di Tortona, uno di 37 anni di Alessandria e uno di 38 di Milano, sono stati bloccati e accompagnati in questura. A seguito dell'attività investigativa svolta dalla squadra tifoserie della Digos, i tre, uno dei quali gravato da precedenti penali specifici in materia di violenza negli stadi e quindi sottoposto già in passato a due provvedimenti di divieto d'accesso allo stadio, sono stati poi tratti in arresto in concorso per i reati di violenza previsti dalla normativa in materia di sicurezza degli stadi. Ma non è finita. Agenti della Digos di Alessandria sono poi dovuti intervenire, durante il primo tempo, per la rimozione di uno striscione non autorizzato esposto dai tifosi dell'Alessandria in tribuna est. A seguito dell'intervento di polizia, alcuni alessandrini hanno iniziato a coprirsi il volto con cappuccio e sciarpa. Durante questa fase, grazie alle telecamere di sorveglianza presenti all'interno dello stadio gestite dal Gruppo operativo per la sicurezza dello stadio, veniva ripreso uno di questi mentre era intento a coprirsi il volto e a sfilarsi la cintura dai pantaloni per poi avvolgersela attorno alla mano.
L'intervento successivo effettuato dal personale di polizia, ha permesso prima di rintracciare l'uomo sugli spalti, un ventinovenne originario di Alessandria e accompagnarlo in questura dove è stato denunciato sempre per violazione della normativa vigente in materia di sicurezza negli stadi. Al termine della partita, per evitare il contatto tra le due tifoserie, i sostenitori dell'Alessandria presenti in tribuna est sono stati convogliati dalle forze dell'ordine e fatti uscire dallo stadio dalla curva sud. Durante la fase di deflusso, un tifoso alessandrino, incurante delle direttive impartite, nel tentativo di dirigersi verso l'uscita della tribuna est riservata ai tifosi veronesi, è stato bloccato dalle forze di polizia e invitato ad unirsi agli altri suoi sostenitori.
L'uomo, minacciando e insultando un agente, è stato poi sostenuto nel suo atteggiamento da una tifosa alessandrina, in evidente stato di ebbrezza che, con il corpo, ha ostacolato più volte l'intervento dei poliziotti, tanto da permettere all'uomo di fuggire. La donna di 25 anni è stata quindi fermata e denunciata in stato di libertà per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Infine, a seguito della partenza dei mezzi dei tifosi ospiti dallo stadio per l'autostrada, due pullman con tifosi dell'Alessandria, nonché due mezzi dell'Arma dei carabinieri che li stavano scortando sono stati presi di mira da alcuni tifosi dell'Hellas.
Nel lancio è stato infranto il vetro di un pullman, senza che si verificassero problemi per gli occupanti, e danneggiati due mezzi dei carabinieri.
Per i fatti accaduti, il questore, Vincenzo Stingone, avvierà la procedura per l'emissione del divieto d'accesso allo stadio nei confronti dei cinque alessandrini. I tre arrestati sono, intanto, comparsi ieri mattina davanti al giudice per il processo per direttissima difesi dagli avvocati Elena Pranio, Matteo Nicoli e Guido Beghini; il pm era Federica Ormanni, il giudice Raffaele Ferraro.
Gli arresti sono stati convalidati e il processo, su richiesta dei difensori, è stato rinviato al 22 dicembre. Tutti sono tornati in libertà, ma nel frattempo il giudice ha applicato la misura cautelare del divieto d'accesso agli stadi.

 tratto da www.larena.it