C'è solo un capitano... PDF Stampa E-mail
Mercoledì 12 Febbraio 2014 17:58

"Un capitano, c’è solo un capitano!”…Domenica scorsa nella partita casalinga contro l’Udinese è accaduto qualcosa in Curva, e nel cuore di tutti i tifosi. Una cosa che non accadeva da tanto tempo a Parma, e che storicamente ha avuto solo due eguali che si chiamavano Barbuti e Benarrivo.

 

 

Ma andiamo con ordine. Sabato 25 Gennaio ci siamo recati in quel di Collecchiello per assistere all’allenamento mattutino del Parma. Quasi per scherzo, verso le 13, ci siamo detti “Perché non invitare un giocatore in curva domenica?”. Si, è vero, il primo passo lo abbiamo fatto noi e ci siamo esposti come di consueto mettendoci faccia e cuore. Ebbene, la domenica seguente, su quei gradoni, dall’altra parte della barricata, è comparso Alessandro Lucarelli. A dir la verità Alessandro Lucarelli non è nuovo a gesti piccoli ma certamente importanti per i tifosi del Parma. E’ sempre il primo a fine partita a prendere gli altri per mano e portarli sotto la Curva dopo una vittoria; ma anche dopo la sconfitta Lucarelli si è dimostrato un signore. Era capitato il 7 aprile 2012 dopo aver perso per 3 a 1 ad Udine e la classifica di certo non ci sorrideva, noi eravamo nei distinti e a fine partita fu l’unico che si avvicinò a noi e dopo averci lanciato le braghette e la maglia aggiunse la frase: “Ragazzi non retrocediamo”. Questo gesto venne rimarcato nella successiva partita casalinga contro il Novara dove il Gruppo espose lo striscione “Udine: Lucarelli esempio per tutti” e il capitano si dimostrò di parola contribuendo alla salvezza a fine campionato. Un evento speciale dicevamo, poiché in un calcio fatto di idoli, di prime donne e di fenomeni di marketing, sembrerebbe che proprio a Parma un uomo si sia distinto da tutto e tutti mostrando di far parte di quel tipo di calciatori che prediligono la sostanza all’apparenza. La scelta dei Boys è sempre stata quella di cantare solo per la maglia (dopo i gloriosi anni dell’Europa), poiché comunque il calcio era cambiato e in campo si vedevano solo delle montagne di vecchie lire più che degli uomini motivati dalla passione per lo sport. Tant’è che dopo Benarrivo, la Nord di proposito non ha più voluto né cercato bandiere tra gli undici in campo, amareggiata e disillusa da personaggi che cambiavano partito se gli veniva proposto un ingaggio più proficuo. Domenica si è spezzato questo circolo vizioso, che ci teneva troppo separati dalla squadra ma non per la sola nostra volontà. Da un lato infatti c’è la nostra scelta radicale di lasciar pedere l’incitamento verso il singolo giocatore, dall’altro però non c’è mai stata la volontà da parte di un singolo individuo di dire” Si, me la sento di giurare fedeltà alla maglia che indosso”. E’ presto per gridare al miracolo, certamente i presupposti ci sono ed è più che giusto esserne felici. Quello che possiamo dire è che la Nord è sempre stata disponibile ad accogliere il giocatore che volesse dimostrare fedeltà al popolo Parmigiano, e questa lacuna sembra essere stata colmata proprio da Alessandro, il quale con la massima umiltà si è aggiudicato la posizione. Di dubbi ne abbiamo pochi, di speranze molte, ma una cosa è certa: gesti come questi non finiranno sotto l’uscio! BEN FATTO CAPITANO!

 

PARMA-Novara stagione 2011-2012

 

Lucarelli in Nord prima di Parma-Udinese stagione 2013-2014