30 anni Desperados Empoli: Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Martedì 21 Gennaio 2014 10:28

Difficile al giorno d’oggi arrivare ad un traguardo così importante, di questi tempi, ma loro ce l’anno fatta. Se poi si pensa alla realtà di una piccola cittadina come Empoli, il traguardo è ancora più ambizioso.

 

E noi non potevamo mancare. Un sabato sera passato come tanti, in un circolo arci della zona addobbato dei colori empolesi e dalle bandiere e striscioni dei Desperados, terminato addirittura con lo spettacolo pirotecnico!Una serata e una festa in purissimo stile empolese, in puro stile Desperados. I ragazzi li conosciamo ormai da sempre se si pensa che la nostra amicizia, che è poi sfociata nel gemellaggio, è nata poco dopo la nascita del loro Gruppo, nell’ottantaquattro. E quest’anno sono trent’anni. Ed è sempre un piacere sentirselo raccontare da una voce della prima generazione dei Desperados come quella del sempre presente Ottavio, che con il sorriso ti racconta l’aneddoto sempre come se fosse la prima la volta, con lo stesso entusiasmo e con lo stesso compiacimento.  Ti racconta che per sbaglio quel giorno di Parma Empoli un gruppetto di amici Desperados, dai capelli lunghi, dopo aver scavalcato i cancelli delle casa dietro la Nord, si trovano per sbaglio nella Curva avversaria, avvolti dalla fitta nebbia di Parma, e senza capire bene dov’erano imbattono  contro un personaggio ben noto alla Nord  finisce a tarallucci e vino, e oggi continuiamo a vivere di quell’errore trasformato in gemellaggio. Un gruppo quello dei Desperados che alla festa dei trent’anni è arrivato con tutte le generazioni presenti, partendo da quella più vecchia rappresentata da Ottavio, a quella immediatamente dopo con Gianni e Valerio, a quella dei giovani d’oggi, passando da quella di Emiliano,arrivando a quella dei giovani d’oggi. Un gruppo che in questi anni si è tolto un sacco di soddisfazioni a livello calcistico: dalla Coppa Uefa, alla serie A e alla loro realtà della B. Il compito di prendere il microfono in mano verso fine serata spetta sempre al solito. E anche qui ci parla della timidezza degli empolesi in queste circostanze, quando c’è da salire su un palco per i ringraziamenti,tutti si dileguano e diventano di poche parole, quelle che non mancano invece ad un noto personaggio di Montevarchi preso di mira per la circostanza. Tanti sono i ringraziamenti per gli amici e gemellati presenti alla festa. Poi ci sono gli immancabili genitori di Emiliano che ci tengono informati sulle iniziative che portano avanti in nome di Emi. TANTI AUGURI DE! EMPOLI E PARMA ALE’!