Nell'anno del centenario avete perso la possibilità di guadagnarvi la stima dell'intera città PDF Stampa E-mail
Lunedì 06 Gennaio 2014 21:18

L’anno del Centenario si è appena concluso, anche se la stagione calcistica è ancora in corso, vorremmo spendere qualche parole riguardo all’operato della società in merito all’importantissimo traguardo dei 100 anni appena raggiunto.

 

Come sempre siamo sinceri ed esprimiamo il nostro parere in modo onesto con il solo e unico obiettivo di fare gli interessi della nostra amata squadra del cuore, per questo vogliamo sottolineare, per un futuro, i passi falsi commessi dalla società.

Non vogliamo, per adesso addentrarci dentro i singoli episodi, piuttosto volevamo esprimere un concetto di base che secondo noi, sarebbe venuto a mancare nel corso dei festeggiamenti di questo giubileo.

Pensavamo, forse illudendoci, che una festa come il centenario della squadra di calcio della nostra città, fosse vissuta dall'intera comunità come un appuntamento caloroso, folkoristico, storico e coinvolgente, in grado di segnare il passo nella storia della nostra squadra, utilizzando questo momento per risvegliare i sentimenti assopiti dei vecchi tifosi persi per strada e coinvolgerne dei nuovi.

Ci aspettavamo una matrice puramente parmigiana nell'organizzazione degli eventi, eppure ci siamo accorti di una dislocazione territoriale non casuale dei fornitori della nostra società; questo a portato a ragionare in modo freddo e distaccato, come spesso succede nell'ambito lavorativo, quello che si chiedeva invece era un approccio familiare, fatto da facce conosciute, capaci e volenterose, in grado di saper soddisfare il fino palato parmigiano.

Non si lamenti quindi sig. Presidente, quando allo stadio vede poche migliaia di spettatori, chi semina vento di solito raccoglie tempesta, non è il caso del gruppo dei Boys, con il quale lei ha penso un rapporto stupendo, ma piuttosto con il resto della tifoseria o per meglio dire della comunità.

L'ambiente crociato è una grande famiglia, il centenario doveva essere il raduno di famiglia, come avviene per le feste natalizie per fare un esempio fresco: organizzare il pranzo di Natale al 24 dicembre, rischia purtroppo di non essere all'altezza delle aspettative; preparando le cose con il giusto anticipo, c'è la possibilità di fare le cose per bene, studiate nei particolari e con il giusto calore familiare.

Purtroppo le cose le han viste tutti, le iniziative ideate e realizzate dai tifosi han riscosso un gran successo, diffondendo luce negli occhi dei tifosi crociati, a Ravadese e in piazza Ghiaia, abbiam visto abbracci e sorrisi, in altri contesti semplici strette di mano e formali saluti; questa è la differenza signori miei, cercate di capirla prima che tutto si affievolisca.

Vorremmo concludere invitandovi a lasciare perdere orgoglio, presunzione e interessi vari, fatevi accogliere dalla nostra comunità, coccolatevi i tifosi uno ad uno, tenete saldi i rapporti con istituzioni, aziende e persone del territorio, potevate immergervi nella nostra storia per imparare a nuotare meglio in mezzo alla nostra comunità, invece ora agli occhi di qualcuno apparite come strani mostri marini con viscidi tentacoli.

Vi chiediamo di stare dalla nostra parte, perchè Parma siamo Noi!