La nostra lotta alla Tessera del Tifoso (Parte 2) PDF Stampa E-mail
Giovedì 09 Maggio 2013 11:09

La stagione 2012/2013 ha seguito una strada diversa rispetto ai tre anni passati. La protesta sinora condotta ha portato pochi risultati concreti, anche se buoni, tra cui il Voucher casalingo.

 

D’altronde il nodo gira intorno all’articolo 9, che è una legge dello stato, e questo si può combattere solo nei tribunali o in…..parlamento. L’azione degli avvocati è stata rimbalzata ed il ricorso contro l’articolo 9 è sempre… in attesa di risposta. Come si sa però noi ultras non viviamo d’aria, né tantomeno di parole che lasciano il tempo che trovano, pertanto l’unico sentiero che ci sembrava perseguibile era quello di tentare tutte le trasferte, in qualsiasi maniera, con l’obbiettivo di eludere il sistema e di entrare ovunque. Siamo entrati praticamente in tutti gli stadi che abbiamo approcciato, e l’unico “no” quest’anno lo abbiamo ricevuto a Udine, dove però eravamo già entrati l’anno passato ed eravamo attesissimi dalla digos locale. Quest’anno abbiamo notato, a Torino dove eravamo nei distinti, che le presenze fuori settore non venivano digerite bene come lo scorso anno, mentre nei settori ospiti il clima si è molto calmato e la tessera non sembra sempre così obbligatoria. Siamo entrati due volte a Milano, senza alcun tipo di problema e biglietti alla mano, così come a Bergamo, a Siena, a Firenze, a Verona, a Roma, con la Lazio e a Genova con la Samp, in 110 sfruttando l’1+1. Le presenze sono sempre state basse, un paio di volte addirittura una sola macchina, vista anche l’impossibilità di procurarsi più biglietti, con l’obiettivo di fare tornare costante la presenza dei Boys nei settori ospiti. “Segui il Parma senza tessera” lo striscione dell’anno prima. Numerose tifoserie organizzate hanno invece deciso di continuare la protesta, non sottoscrivendo la tessera come noi, ma standosene a casa dalle trasferte. Ognuno è libero di viverla come crede, ogni città ha la sua storia ed ha vissuto la propria repressione differente dalle altre. Per quanto ci riguarda, la diserzione avrebbe senso solo se fosse a trecentosessanta gradi, in casa ed in trasferta, per sempre. Di coerenza però si muore, e lo stato ne uscirebbe vincitore in toto. Non è pensabile per noi starcene a casa ad assistere passivamente agli eventi, le parole sono finite ed è ora di ritornare in trasferta tutti! Per chi non se ne fosse accorto, abbiamo dimostrato che il vento sta cambiando e come tutte le cose in Italia, quando qualcosa non  fa più notizia, è come se non esistesse più e se non fosse più valido. Lo stesso sta accadendo con la tessera, non è più sostenuta politicamente e non viene più sponsorizzata da nessuno, visto il palese fallimento e il poco peso che ha oggi l’osservatorio, dal momento che Maroni non è più ministro degli interni e gli stadi sono sempre più vuoti. A maggior ragione, chi si è tesserato fin dal principio è anche chi sta attualmente causando più disordini in trasferta, come si può spiegare questa strana coincidenza all’opinione pubblica? Semplicemente abbassando gradualmente l’attenzione su questo tipo di tematiche, alzando piuttosto il metaforico tappeto all’Italiana sotto il quale si usa nascondere tutte le porcherie  ed i fallimenti del nostro stato. L’azione degli avvocati tesa a fare valere il vauchuer casalingo anche per le trasferte sembra finalmente dare i suoi frutti con l’ “Away Card” della Roma. Parrebbe che questa card abbia la caratteristica di essere plasmabile da società a società, per cui non possiamo essere sicuri al cento per cento che anche a Parma sarà uguale a quella della Roma, ed è l’unica conquista effettiva per riportare il tifo in trasferta. Resta in piedi l’articolo 9, anticostituzionale e finora applicato in pochissimi casi e solo da certe questure, per il momento da questo non si scappa che si faccia il biglietto, il voucher, l’away o la tessera del tifoso, quindi ognuno faccia le sue considerazioni. L’unica cosa utile al momento è seguirne gli sviluppi, e tentare di dire la nostra quando sarà il momento di discuterne con la società, con in testa un solo traguardo, tornare in trasferta, perché non si ferma il vento con le mani!

Vedi anche: La nostra lotta alla Tessera del Tifoso (Parte 1)

 

Inter-Parma 2012-2013

 

Samp-Parma 2012-2013

 

Fiorentina-Parma 2012-2013

 

Milan-Parma 2012-2013