Il tuo sorriso nei nostri cuori il tuo nome nella nostra curva! PDF Stampa E-mail
Sabato 30 Marzo 2013 21:18

Anche per quest'anno eccoci alla fine di marzo, per i Boys un periodo particolare dove tornano alla mente le tristi e luttuose vicende vissute dal Gruppo 5 anni fa. Era il 30 marzo 2008 ed il Parma giocava, quella domenica, in trasferta contro la juve a Torino e nel viaggio d'andata in un autogrill in provincia di Asti veniva travolto e ucciso da un pullman di tifosi juventini Matteo Bagnaresi per tutti noi il Bagna.

 

Ma ora basta parlare della tragedia vogliamo ricordare Matteo per la persona solare che era. Il Bagna aveva 27 anni era un ragazzo timido ma fortemente determinato nel cercare di concretizzare e portare avanti i suoi ideali e i suoi valori; aveva a cuore l' impegno politico al centro sociale “Mariano Lupo”, la sicurezza sul lavoro frutto dei suoi studi e che gli aveva dato un impiego in una ditta che si occupava di quelle tematiche e ovviamente il mondo Ultras ed i Boys Parma con i quali era cresciuto fin dai tempi del liceo ed era stato in giro in tutta Italia e in Europa instancabilmente trascorrendo su pullman, pulmini o treni ore ed ore insieme ad altri ragazzi accomunati dalla stessa voglia e dalla stessa passione. Lo ricordiamo al Tardini ed in trasferta  quando si impossessava di una bandiera tipo un leone o un simbolo e la sventolava per tutta la partita, nelle nottate passate a colorare bandiere o ad attacchinare volantini per le trasferte, o quando in sede c'erano ospiti gemellati di Empoli, Samp oppure Bordeaux e se ne portava a casa sempre più che poteva mettendo a disposizione del gruppo questa sua grande generosità, la quale la si poteva sentire anche in altre occasioni quando eri tu magari ad avere bisogno di un conforto, un sorriso o un consiglio di un Amico davvero con la A maiuscola. Il Bagna a molti di noi ha insegnato a vivere la curva da Ultras ma non solo nel senso stretto del termine cioè l'essere sempre presente in casa e in trasferta e sempre a disposizione del gruppo, ma anche nel senso di essere al fianco di amici che nella vita al di fuori di uno stadio hanno pensieri diametralmente opposti senza rancori o secondi fini, ma solo con la voglia di fare sentire la propria voce e la propria forza di Boys e di Ultras. Appena dopo il suo tragico incidente alcuni giornalisti e opinionisti hanno infangato il suo nome con degli articoli pieni di perbenismo e menzogne senza avere un briciolo di rispetto per un ragazzo che aveva scelto di perseguire i suoi ideali e senza conoscere minimamente il personaggio, dimostrandosi degli autentici vigliacchi e codardi o come lui li aveva definiti in un suo scritto al liceo nel lontano 1999 “giornalisti” in cerca soltanto dello scoop. Possiamo tranquillamente affermare che ci aveva visto lungo. Proprio sfruttando una frase tratta da questo tema, oggi, decidiamo di rendergli omaggio. La coreografia che abbiamo organizzato recita “se vi riconoscete in questo mondo non è tardi per ribellarvi e diventare ULTRA', se invece non condividete la nostra mentalità, RISPETTATECI !!”, ed è la stessa frase che si potrà trovare sulle magliette che abbiamo prodotto. E’ semplice, diretta, e più che mai attuale, perché lui da lassù ci ricorda di non mollare, di lottare e di ribellarsi sempre e comunque, e dovremmo tutti tenerlo a mente, visti i tempi che corrono. Il vuoto che ci portiamo dietro da 5 anni è questo a livello di Gruppo poi ognuno di noi ha i suoi ricordi personali dei momenti vissuti e condivisi con lui che purtroppo amplificano questo vuoto a livello esponenziale. Il vuoto da lui lasciato è sempre lì, presente, ma bussa più forte alla fine di marzo quando la primavera incalza e le giornate si allungano a causa del cambio dell'orario da ora solare a ora legale. Questo però ci ha dato e ci da la forza per andare avanti con le nostre battaglie anche in suo onore.

CIAO BAGNA, IL TUO SORRISO NEI NOSTRI CUORI IL TUO NOME NELLA NOSTRA CURVA.

 

Bagna il tuo urlo libero sempre nella Nord!