PARMA - Genoa (19-09-10). Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Lunedì 27 Settembre 2010 19:45

PARMA - Genoa (1-1)

Per questo giro, grazie alla bontà d’ animo di Sky, si gioca di domenica alle 3, circostanza sempre meno frequente da un po’ di tempo a questa parte. La terza giornata di campionato prevede il match con il Genoa, e fin dalla mattina si respira già un clima teso, sia per la massiccia presenza delle forze dell’ ordine, sia per il fatto che con l’ introduzione della Tessera del Tifoso, i Genoani per così dire “dissidenti” potrebbero essere introdotti al Tardini dall’entrata laterale, molto vicina a quella della Nord.

Per meglio sottolineare i disagi arrecati dal nostro ministro preferito, è stato esposto lo striscione che riporta il motto impresso sulle nostre magliette: “Al vostro fianco per fedeltà, senza la Tessera per dignità”. In zona Petitot invece abbiamo appeso un altro striscione che recita ”Tessera: mStriscione davanti alla Norda guarda che agevolazioni, sconti da chi impone restrizioni!”.L’orario di apertura dei cancelli si avvicina, e arriva il pullman dei nostri giocatori; poco dopo arriva pure quello degli avversari, e questo suscita ilarità poiché sulla fiancata stampate con orgoglio in caratteri cubitali si leggono le date degli scudetti del Genoa, risalenti a quando la televisione non era ancora stata inventata. Come al solito l’ ingresso e il prefiltraggio sono intasati, neanche fossero la Salerno – Reggio Calabria: le corsie preferenziali per i tesserati restano un miraggio, anzi, le uniche file sono nei varchi degli abbonati.Dentro lo stadio, la presenza degli avversari si nota, e si nota pure la presenza dei tifosi non tesserati, circa un migliaio, nella curva sud, mentre nel settore ospiti ci saStriscione al Petitotranno 300 persone. I rossoblu faranno un buon tifo per tutta la gara, facendosi sentire diverse volte. Essendo noi in casa, ci si fa sentire e li si saluta a dovere, per ribadire che Genova è solo blucerchiata. Si prosegue poi con diversi slogan contro la Tessera, gridati a squarciagola principalmente dal Gruppo, che ci sta mettendo anima e corpo in questa battaglia. All’ingresso delle squadra abbiamo esposto lo striscione per così dire nostalgico dei bei tempi andati, “Mi ricordo un calcio fatto di passioni, dove i calciatori non guadagnavano milioni, la Lega non si svendeva alle televisioni, i tifosi erano importanti come i campioni”. Questa frase sintetizza in poche righe tutto quello che è capitato sia allo sport, che ai tifosi: ci si trova a seguire le partite ad orari improponibili per colpa dei diritti televisivi, e per di più nemmeno nei settori ospiti, per colpa della Tessera, i tifosi non hanno più importanza ne diritti e i calciatori vogliono scioperare per i loro. Per fortuna, c’ è chi non molla mai, nemmeno di fronte a ostacoli sempre più alti, e cerca di dare sempre il proprio meglio; domenica in curva questa gente c’era, come tutte le domeniche, sempre la nel solito posto, a dare più di quanto darebbero per ogni altra cosa, sia che nevichi, sia con 40 gradi. Non è sempre facile riuscire a coinvolgere la curva nella suaStriscione ad inizio gara: nostalgia per un calcio che non c'è più... interezza, ma quando c’ è stato il goal, l’intera gradinata è franata verso le vetrate, e subito dopo ci sono stati alcuni cori da boato, che hanno risvegliato i vecchi ingessati delle tribune. Infine, domenica, era una ricorrenza particolare; infatti 30 anni fa nasceva un nostro amico, il Bagna, e noi abbiamo voluto ricordarlo con qualcosa che riguardasse il suo mondo: in curva, con uno striscione che recitava “30 candeline per te... Buon compleanno Bagna”. Alla fine, nonostante un po’ di incazzatura per il risultato, il pensiero è andato subito ai prossimi appuntamenti, Lecce e Firenze; quest’ anno ogni trasferta sarà sempre di più motivo di orgoglio, sempre al seguito dei nostri colori come da 33 anni a questa parte, senza bisogno di nessuna Tessera. Finché potremo, noi ci saremo!

CON IL PARMA NEL BENE E NEL MALE!!!

Non serve una Tessera per tifare

Buon Compleanno Bagna!

Resteranno a cantare gli ultras. Forse.