I Boys per le popolazioni terremotate! PDF Stampa E-mail
Venerdì 03 Agosto 2012 09:50

La terra trema, e i Boys si mettono in moto senza pensarci due volte, senza doppi fini, senza cercare l’approvazione di nessuno. Con il cuore in mano, ci siamo messi all’opera, sacrificando più che volentieri il nostro tempo libero, perché in fondo con poco si può veramente dare tanto!

 

Non appena si è sparsa la notizia della catastrofe, sapevamo già come agire: avremmo allestito dei punti di raccolta nelle zone più frequentate della città, o comunque comode da raggiungere, per accumulare materiale offerto da chi voleva partecipare, per poi portarlo direttamente ai bisognosi. “Direttamente” è il fulcro di tutte le nostre attività di beneficienza: non possiamo permetterci di frapporre intermediari tra noi e i destinatari delle nostre azioni, in un paese in cui sappiamo bene dove vanno a finire i soldi… Con questo spirito, abbiamo cominciato tra fine Maggio ed inizio Giugno dapprima a raccogliere indumenti e materiale non deperibile, che pochi giorni dopo abbiamo portato direttamente a San Carlo, una delle tante “zone rosse”.

Successivamente ci siamo recati a San Prospero e al campo “Arca di Noè” nei pressi di Rovereto, sempre con la stessa modalità, ossia caricando il furgone e passando di casa in casa, facendoci indicare dagli abitanti chi fossero i più bisognosi e di cosa avessero bisogno. I punti di raccolta prescelti sono stati la Virtus, che tutti gli anni ospita il nostro torneo, e che ancora una volta si è resa disponibile ad aiutarci ed ha contribuito alla nostra causa senza nulla chiedere in cambio; poi ci siamo sistemati all’interno del CONAD, nel campus universitario. Lì, distribuivamo un volantino con l’elenco di ciò che si raccoglieva e la gente a fine spesa poteva depositare qualcosa negli scatoloni da noi predisposti. Anche qui, importante partecipazione dei Parmigiani, che si sono mostrati veramente disponibili e attenti alla nostra iniziativa, in alcuni casi comprando TUTTO ciò che era segnato nel volantino!

Anche i media locali hanno parlato di noi, lodando il nostro impegno e contribuendo a spargere la voce affinchè più gente fosse coinvolta.

Un vero e proprio passaparola insomma, che ha unito un po’ tutta la città, e che ha sfruttato il nostro canale diretto e sicuro per fare del bene. Un passaparola che ci auguriamo sia superiore alle troppe critiche che subiamo. Ribadiamo il concetto: non facciamo beneficienza per la nostra immagine, ma lo facciamo con il cuore, perché a tutti nasce spontanea la domanda “…è così semplice, perché non farlo?”, perché in fondo speriamo che ai più venga resa nota la nostra vera forza, ossia la solidarietà e l’aiuto reciproco!

Siamo diventati in poco tempo un punto di riferimento per altri gruppi di tifosi e non solo, a testimoniarlo il fatto che una squadra di calcio a 7 del bergamasco, il Settebello, ha voluto premiare il nostro operato, lasciandoci 1500€ da devolvere in beneficenza alle popolazioni terremotare, anche le tifoserie di Teramo e Fasano ci hanno usato come faro nella consegna del materiale raccolto, chiedendo lumi e facendosi accompagnare da noi nelle zone colpite; a tutti loro va il nostro più grande ringraziamento per la fiducia che hanno posto nel nostro gruppo.

Le ultime consegne sono state fatte a 2 mesi di distanza dalle prime scosse, quando ormai il resto delle persone inizia a dimenticarsi di quello che è successo; in quel frangente ci siam recati a Mirandola ed anche in questo caso ci siam affidati ai vari passaparola, andando a cercare quelle persone che si sono radunate nei vari punti del paese in tendopoli non gestite dalla Protezione Civile, abbiam dato loro tutto quello che avevamo, ricevendo in cambio, sorrisi, ringraziamenti, pacche sulle spalle ed incredulità del fatto che mani pronte a menare potessero essere anche mani pronte ad aiutare.

Un'ultima cosa, noi abbiamo ancora in corso un'iniziativa dal titolo stadi pieni e beneficenza, potevamo utilizzare questi frangenti per pubblicizzarla o per arrivare il più vicini al risultato, ma dentro di noi ci sembrava una forma di sciacallaggio, lo stesso di chi vuole devolvere una multa salata per poter tornare ad allenare o quello di chi cerca di farsi pubblicità con "eventi benefici", per questo non abbiamo voluto unire le due iniziative, anche se la speranza dentro di noi è quella di poter vedere i nostri soldi da tifosi, trasformarsi in mattoni per tutti quesi cittadini che una casa più non hanno.

BOYS PARMA 1977