SAMPDORIA - Brescia (serie B 14-04-12) PDF Stampa E-mail

Genova, città della Lanterna e della Sampdoria. Era da qualche mese che non ci recavamo nel capoluogo ligure per fare visita ai nostri fratelli blucerchiati, ne abbiamo approfittato sabato 14 aprile per la partita contro il Brescia.

Per presentare l’importanza della partita basti dire che la Samp, dopo un avvio molto travagliato, veniva da una rincorsa alle prime posizioni che l’aveva portata, alla vigilia di questo match, proprio a ridosso dei posti che qualificano ai playoff. Il Brescia, dal canto suo, è stato autore di un girone di ritorno da assoluto protagonista piazzandosi allo stesso modo un paio di punti sopra ai doriani ed in piena lotta per la promozione. Questo per dire che l’attesa era tanta, da ambo le parti. Partiamo di buona mattina da Parma e ben presto siamo a Genova per stare più tempo possibile con i ragazzi degli Ultras Tito, e vivere con loro tutte le tappe di avvicinamento a questa gara. Ci troviamo al loro Club, dove i ragazzi sono impegnati nella realizzazione di una coreografia per le gare successive, ed ogni momento è quello buono per potere lavorarci. Al Club vediamo facce notissime che allo stadio non potremo vedere, compagni di una vita che, causa decine di assurde diffide piombate a Genova negli ultimi giorni, dovranno passare il tempo della partita lontano dallo stadio. Succede infatti che l’ultras italiano, pur essendo a tutti gli effetti un cittadino del Belpaese, non possa viaggiare libero l’Italia quando la propria squadra gioca in trasferta, a meno che non abbia la carta di credito di Maroni…ops...la tessera del tifoso. Quell’assurda tessera inventata dall’ex ministro Maroni, già condannata dal garante come pratica commerciale sleale, celando dietro la propria facciata una vera e propria carta di credito ricaricabile, pur non venendo mai presentata come tale dallo stesso ministro. Che poi, per capirci, è uno degli esponenti più noti di quel partito politico arrivato alle cronache recenti per aver rubato milioni e milioni di euro ai danni dei poveri cittadini. Nessuno che però abbia proposto, come facemmo noi dopo le numerose risse in Parlamento, la tessera del politico come deterrente per evitare tutti questi fatti criminali, ma che in Italia sembrano facezie rispetto ad un ragazzo che accende un fumogeno o srotola uno striscione allo stadio. Così succede che una trentina di ragazzi, praticamente quasi tutto il direttivo degli Ultras, per il fatto di aver organizzato la trasferta di Nocera senza tessera, si sia vista comminare una pesante diffida, che ha decimato il Gruppo dentro lo stadio. Verso mezzogiorno siamo allo stadio, ed il clima che si respira è davvero surreale. A Genova, infatti, il sabato c’è il mercato di fianco allo stadio, e fa una certa impressione vedere mischiati tra le bancarelle vecchiette in cerca dell’offertona del giorno, gente che lavora e ragazzi con la sciarpa. Una situazione assurda che solamente dieci anni fa, con le gare tutte alla domenica, non si sarebbe mai verificata. Naturalmente le persone con la sciarpa al collo erano la minoranza, il sabato è un giorno lavorativo ed anche per una partita di cartello come questa, il traffico calcistico attorno allo stadio è minimo. Del resto questo è il risultato delle politiche scellerate degli ultimi anni, tutte a favore delle tv, che disincentivano la gente ad andare allo stadio per guardare la partita comodi sulla poltrona, e soprattutto con un abbonamento mensile carissimo alla pay tv da pagare. Ci si aspetta che i bresciani siano tanti, come detto sono in piena lotta playoff e sono quasi tutti tesserati, ma nelle vie attorno allo stadio, prima della partita, non se ne vedono. Giunti in prossimità della partita entriamo allo stadio e rimaniamo veramente impressionati nel non vedere tantissime facce note, tantissimi fratelli che non potevano stare assieme a noi a guardare la partita ma erano in questura a firmare, senza aver commesso nessun reato!!! Per intenderci, gli unici che non hanno piegato la testa a questo abuso e si sono comportati da cittadini italiani, liberi di girare per il nostro Paese. La Gradinata Sud è comunque piena, nella parte bassa i gruppi di questo settore, approfittando della situazione venutasi a creare nella parte soprastante, hanno collegato l’amplificatore per guidare il tifo da sotto: da questa decisione nasceranno diversi malintesi durante la partita, ed il tifo risulterà piuttosto caotico da gestire. I bresciani sono oltre un migliaio, occupano tutta la parte superiore del settore ospiti, dietro lo striscione Curva Nord Brescia e numerosi vessilli appesi in balaustra. Sono piuttosto compatti e si fanno sentire, nonostante il tifo blucerchiato li sovrasti quasi sempre. La Gradinata è comunque carica, piena, la gente ha voglia di una grande Sampdoria dopo tutti questi mesi sportivamente travagliati, sempre fuori dalla zona playoff. Il tifo, nonostante la difficoltà ad essere guidato dagli Ultras, è come sempre su ottimi livelli, così come il numero impressionante delle bandiere blucerchiate che sventolano, come sempre una lezione di tifo. Il Doria riesce anche ben presto a portarsi in vantaggio e questo non fa che caricare ulteriormente i ragazzi in curva, il Brescia viene superato e la gara si conclude nel tripudio più generale, con la squadra in festa sotto i propri tifosi. Finita la partita rimaniamo insieme ai ragazzi degli Ultras fino a sera inoltrata, riabbracciando tutti coloro che forzatamente non hanno potuto essere presenti allo stadio: ultras è anche questo, aggregazione e solidarietà contro le ingiustizie, proprio quello che i potenti del calcio, per fare i loro sporchi giochetti indisturbati, vogliono toglierci.

 

Boys Parma presenti con la pezza Curva Nord Matteo Bagnaresi in Gradinata Sud.

Le altre foto si posso trovare sul sito degli Ultras Tito:http://www.ultrastito.com/sampdoria-brescia-14-aprile-2012.html