Calcio Italiano: persa l'ennesima occasione per tacere. PDF Stampa E-mail
Lunedì 16 Aprile 2012 15:34

Mentre aspettavamo un’altra difficile trasferta, domenica in casa del Palermo, sabato ci è arrivata una tremenda notizia: la morte del giocatore del Livorno Piermario Morosini, dopo un malore avvenuto in campo.

 

Non ci vogliamo accodare ai tanti che sfruttano questi momenti di dolore, ai finti addolorati e ai ben pensanti. Per noi la morte è uguale per tutti, che avvenga sul campo, sugli spalti, in strada o al lavoro, lo ribadiamo da sempre, ed è da rispettare: meglio con il silenzio. Inutile dire però che vedere un ragazzo di 25 anni cadere in quel modo senza più riprendersi e conoscere la sua difficile storia ci ha toccato non poco.

Soprattutto per questo che oggi, a pochi giorni dalla morte del “Moro”, che deve ancora essere seppellito, ci schifiamo per l’ennesima volta del calcio italiano e dei suoi attori, soprattutto di quelli che stanno nella stanza dei bottoni. Fa veramente incazzare che, invece che interrogarsi su questa disgrazia e questi “incidenti” sempre più frequenti, i vertici del pallone pensino solamente a litigare per quando recuperare il turno perso. Bravo in questa occasione il Presidente del Parma Ghirardi che ha dichiarato che è “squallido speculare su una disgrazia”, e annunciato che non parteciperà al Consiglio di Lega straordinario che deciderà la modifica dei calendari.

Decisione che spetta più che altro alle televisioni e grandi società, che pensano solamente ai loro interessi e non a quelli dei propri tifosi o alla salute dei propri calciatori.

 

NO AL CALCIO MODERNO!

 

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