Sabato 7 agosto il Parma è stato impegnato nel triangolare precampionato a Cesena contro la squadra di casa e il Chievo Verona. Da Parma partiamo una trentina circa, a bordo di cinque macchine. Arriviamo presto allo stadio, parcheggiamo dietro la curva e ci dirigiamo verso la curva ospiti. Arrivati ai cancelli troviamo giusto un paio di steward che senza menate ci controllano i biglietti e ci fanno entrare. All’interno della curva ospiti ci disponiamo nell’anello superiore sulla sinistra, in un settore destinato pure alla tifoserie veronese. I tifosi del Chievo, tranquilli, si sistemano nella parte destra del settore; con loro non c'è nessuna rivalità, massima indifferenza. Ci fa però ridere (o forse sarebbe meglio piangere!) il loro comportamento. Hanno fatto la Tessera, perchè si definiscono tifosi e non Ultras e fino a qua tutto bene! Poi l'alcol gli confonde le idee e iniziano a offendere mezza serie A: forse pensavano di essere al seguito dell'Hellas? Davvero ci lasciano di stucco. Quando ha inizio la prima partita, ci disponiamo compatti dietro le nostre pezze, siamo una quarantina con bandiere giallo-bianco-blu per colorare ulteriormente quel pezzetto di stadio. Tra noi e i Clivensi si adagiano sui gradoni, i "nostri" del Coordinamento, creando così tre cioppi diversi nella lunghissima Curva Ferrovia. Nonostante l’esigua presenza, con gli spalti ancora particolarmente vuoti (il Cesena avrebbe giocato gli ultimi due incontri) cantiamo tutti e 45 i minuti della sfida. Il Parma perde la prima partita con il Chievo e avrebbe così giocato la successiva sfida, contro i padroni di casa. All’inizio della seconda partita lo stadio è già molto più pieno, entra la maggior parte dei tifosi di casa e la Curva Mare è ora abbastanza piena nella parte inferiore, dove quest’anno si sistemeranno gli Ultras Cesenati senza la Tessera del Tifoso, praticamente tutti tranne il gruppo di Bellaria, gli ex Mad Men. Parte un timido coro offensivo verso di noi, probabilmente non partecipato da tutti. All’inizio del match esponiamo uno striscione contro la tessera: “Al tuo fianco per fedeltà, senza tessera per dignità”, che racchiude tutto il nostro pensiero riguardo questa pagliacciata messa in piedi da Maroni, striscione applaudito dagli ultras di casa. Cerchiamo poi di ricompattarci cercando di far sentire la nostra voce, specialmente quando la tifoseria bianconera, molto accesa nei cori contro la Tessera, si prendeva delle pause. La seconda partita ci vede pareggiare per 1-1 nei 45 minuti totali, vince poi il Cesena ai rigori, per cui a fine gara ci dirigiamo verso le macchine, dopo aver ricordato il Bagna e chi anche oggi è costretto a passare la serata in caserma a firmare , 20 minuti dopo l'inizio della partita e 20 minuti prima della fine.

LE DIFFIDE PASSANO, LA FEDE RESISTE!