Sassuolo-Torino, rispediti a casa con sorpresa (FONTE www.sportpeople.net) PDF Stampa E-mail
Lunedì 07 Novembre 2011 23:53

Riceviamo e con piacere pubblichiamo questa testimonianza diretta delle traversie e anche degli abusi a cui sono stati sottoposti i tifosi granata senza tessera durante Sassuolo-Torino.

Ho deciso di scrivere per mettere per iscritto tutto il mio schifo e la mia vergogna per un sistema che la parola "giustizia" l'ha sentita soltanto nei film di fantascienza.
Per farla breve, sono un tifoso del Torino, frequentatore assiduo della Maratona, che ieri ha deciso di seguire la propria squadra del cuore nella pericolosissima trasferta a Modena contro il Sassuolo, sfidano un tempo a dir poco infame e guidando, fra andata e ritorno per 620 km, con un discreto dispendio di benzina e tasse autostradali.
Una volta affrontato il viaggio d'andata, ci siamo trovati davanti lo stadio Braglia in circa un centinaio, senza tessera MA, attenzione, con biglietto regolarmente acquistato (12 euro tondi tondi) per il Settore Ospiti. Più ovviamente altri tifosi sia senza tessera che tesserati.
Ci avviamo verso i cancelli, dove ci aspetta una fitta divisione di Polizia e Digos.
I tesserati chiaramente passano dal loro accesso privilegiato senza problemi, noi andiamo dall'altra parte. Si iniziano a sentire voci di persone che non sono riuscite ad entrare perchè senza tessera. Andiamo anche noi, e le voci erano corrette: "Se non avete la tessera, per legge, io non vi posso far passare", scandisce uno stewart che avrà avuto si e no 20 anni.
Rimaniamo là in attesa, polizia in assetto pronta a intervenire al minimo nostro errore o segnale, e membri della digos che continuano a scandire che non possiamo entrare, non importa il fatto di avere un biglietto regolarmente pagato, a quanto pare.
Poi succede un episodio che per qualche lungo secondo fa cadere un inquietante silenzio fra di noi.
Un gruppo di tifosi, senza biglietto, ma con Tessera del Tifoso, passano senza problemi i cancelli. Chiaramente noi facciamo domande, com'è possibile che persone che non hanno PAGATO per assistere alla partita possano entrare senza problema alcuno nello stadio e noi, che abbiamo contribuito a riempire le casse del Sassuolo Calcio e del suo circuito di biglietti, siamo costretti a rimanere fuori?
I singoli poliziotti non sanno cosa rispondere, dicono che non dipende da loro. Probabile. Sta di fatto che si avvia verso di noi una persona ben vestita, munita di ricetrasmittente, manganello e altri stupendi gadget. Penso sia stato il capo della polizia locale.
Si rivolge a noi esordendo con un "Niente tessera, niente partita" e ancora "Cosa volete che faccia? Che chiami il procuratore dentro lo stadio e gli chieda se posso farvi entrare? Ma siete fuori di testa? Andate a casa dai".
Le proteste dei tifosi non tardano ad arrivare, in che paese democratico un possessore del biglietto per tale partita non può entrare, mentre uno sprovvisto supera le barriere senza affanno? Se la tessera era cosi fondamentale, perchè non bloccare tutte le ricevitorie?
L'individuo in questione non sa che rispondere, dice che non dipende da lui (apparentemente non dipende mai da nessuno, la tessera è stata un regalo della Provvidenza). Poi però, ecco il lapsus. Spazientito si lascia scappare un "Sentitemi bene funziona così, se non avete la tessera ma avete acquistato il biglietto, io non vi faccio entrare... al contrario se non avete il biglietto ma avete la tessera del tifoso (*sorrisino annesso*) io posso anche farvi entrare..."
AH!
Questo si che cambia le cose! Alla polizia e ai piani alti non importa assolutamente della sicurezza negli stadi e compagnia bella, a loro interessa che il cittadino sottoscrivi la tessera, punto. Una volta sottoscritta, può anche non comprare più i biglietti perchè il suo dovere l'ha fatto. Ecco i famosi "vantaggi" di sottoscrivere la tessera, cavolo se è conveniente se ti permette di entrare in ogni stadio al semplice schiocco di dita non avendo un centesimo nel portafogli!
Gli insulti generali partono all'indirizzo del capo della polizia, e un coro "No alla tessera del tifoso" viene lanciato in aria.
"Ma come, perchè vi scaldate tanto?" - ci viene detto.
"Come perchè? Ci hai appena svelato l'ennesimo lato inquietante di questa tessera!" - rispondiamo.
"Non mi pare di avervi detto niente", sorridendo il poliziotto.
"Ma se l'hai detto neanche 2 minuti fa, agente *numero del tesserino*"
"Ti sbagli, forse hai sentito male", ci risponde con un sorrisone.
Che schifo. Lascio a voi trarre le vostre conclusioni sulla vicenda, su questa ennesima ombra e su un mondo che oramai è allo stremo delle forze.
Non è un discorso di pallone e di partite di calcio, e le persone estranee all'ambiente che la targano come "Una diatriba futile perchè legata solo al calcio... solo a questo gli italiani pensano" si sbagliano come non mai. Qui è la libertà di ogni individuo a essere minacciata, perchè oggi la tessera è del tifoso, domani è del manifestante, dopodomani del frequentatore di discoteche, e cosi via. Ma quanto tutti se ne accorgeranno, sarà troppo tardi.
Lo mandiamo sonoramente a fan*ulo, saliamo sulle nostre macchine, e al 40'esimo del primo tempo circa torniamo a casa.
Dopo questa storia qualcuno potrà pensare "Cavolo, è proprio giunto il momento di fare la tessera, oramai sembra indispensabile". No, la tessera da ieri mi provoca conati di vomito ancora più forti di prima.
Finchè tessera non ci separi.
Firmato Ruggero, un tifoso della Torino che non si tessera e soprattutto non muore, ma che se un giorno dovesse mai accadere, sicuramente lo farà con un rumore ben più assordante di persone che sono già morte nell'ombra da un pezzo.


FONTE Sport People