Tessera del Tifoso: si muove la lega di serie B! PDF Stampa E-mail
Martedì 04 Ottobre 2011 15:06

E i Presidenti di Serie A cosa fanno?

 

Articolo postato dal sito www.lapadovabene.it del 23 Settembre 2011, tratto da Il Mattino di Padova.

 

Qualcosa si muove, ed è significativo che a farlo sia la serie B. Perchè dal Consiglio di Lega prima e dall’assemblea delle società poi, tenutisi ieri a Milano, è emersa la volontà di chiedere un primo incontro all’Osservatorio del Viminale e, se possibile, un secondo al ministro dell’Interno Maroni per trovare una soluzione al problema della Tessera del tifoso e alle difficoltà ormai comuni a tutti i gruppi ultras di seguire le proprie squadre in trasferta. Non si vuole andare avanti troppo per le lunghe, la data del summit – che si dovrebbe svolgere a Roma – potrebbe essere fissata entro la prima decade di ottobre. E della delegazione dovrebbero far parte, oltre ad Andrea Abodi e Paolo Bedin, presidente e direttore generale della Lega cadetta, l’amministratore delegato del Padova Gianluca Sottovia e il vice-presidente vicario della Sampdoria Edoardo Garrone. Perchè loro due? Perchè sono quelli che con più decisione, nel corso del Consiglio svoltosi in mattinata, hanno manifestato perplessità sull’applicazione delle nuove norme in materia di tifo. «Abbiamo convenuto entrambi sul fatto che la Tessera va migliorata nei suoi aspetti organizzativi – spiega Sottovia, prescelto dalla stessa Lega e dalla Bocconi per prendere parte, unico dirigente di B, ad un master avanzato in management sportivo da tenersi presso l’Università milanese – Ci sono troppi problemi per le trasferte, sia per chi l’ha sottoscritta sia per chi, non tesserato, è e resta comunque un tifoso».

Qual è il ragionamento che fanno le società per sollecitare “correzioni” alle disposizioni ministeriali? «Il protocollo da noi sottoscritto con Federcalcio, Coni e Osservatorio – prosegue l’a.d. biancoscudato – prevede anche la possibilità di far seguire ai tifosi non tesserati le partite in trasferta in appositi settori degli stadi. In base agli accordi tra le società, sentiti i pareri dei questori delle due città interessate alla gara, veniva messa in piedi un’organizzazione tale da consentire tale presenza. Invece, per Bologna e Genova, dopo il sì accordato inizialmente, l’Osservatorio ha fatto marcia indietro. Ci hanno risposto di no anche per Empoli, la prossima trasferta, e così sarà per le altre. Tutto ciò comporta pesanti ricadute economiche: la stessa Sky non ha piacere di vedere larghi vuoti sugli spalti e curve deserte». Ancora: «Il Padova l’anno scorso ha registrato 20.000 spettatori in meno. Sempre nella stessa stagione i supporter ospiti, che hanno pagato il biglietto, sono stati 8.000: non li avremo più». Per cui? «Abbiamo espresso il nostro rammarico perchè, se si vuole fidelizzare il tifoso, non si può negare quanto è previsto dal protocollo».  Ora come ora la posizione più rigida sembra essere quella del ministro. Maroni vuole la Tessera per chi va in trasferta, l’Osservatorio sarebbe disposto a ragionare partita dopo partita, ma sono i questori e i prefetti delle 20 città coinvolte (Padova e Modena hanno due squadre a testa) che spesso risultano intransigenti per rispettare le disposizioni del ministro. Intanto, registriamo con soddisfazione che i ragazzi della «Fattori» sabato tiferanno dal primo all’ultimo minuto senza alcuno «sciopero del silenzio». Un passetto alla volta, chissà…

Anche il fatto che si sia mosso proprio il Padova è indicativo…