Una domenica a metà PDF Stampa E-mail
Lunedì 26 Settembre 2011 21:06

Domenica sera, in occasione del posticipo serale Parma-Roma, siamo tornati in Nord dopo la protesta col Chievo, quando non eravamo entrati per protestare contro Tessera del Tifoso e tutte quelle norme e quei divieti che non ci permettono di seguire e tifare la nostra squadra liberamente.

 

Parma-Roma 2011/2012

 

Mentre con il Chievo volevamo far risaltare la nostra assenza, cosa che, a detta di altri, si è avvertita, con la Roma volevamo l’effetto opposto, far vedere una Curva col tifo, col colore, con gli Ultras! Abbiamo spiegato queste cose in un volantino e pensato all’opposto dell’assenza, cioè una cosa diversa dal solito: una coreografia! Niente di particolare, una cosa semplice, ma comunque tanto colore, il tutto accompagnato dalla frase: “Senza divieti e repressione, questo è tifo questa è passione”. Il messaggio è chiaro e semplice: con la linea che si sta seguendo il futuro è il tifo di Parma-Chievo, senza inutili divieti le curve potrebbero tornare come quella vista all’inizio di Parma-Roma.

Abbiamo volutamente parlato di inizio perché, dopo la coreografia e un quarto d’ora davvero ad alti livelli con cori potenti e coinvolgenti, ci siamo spenti piano piano, in maniera proporzionale alla squadra.

Non è stata proprio una serata da ricordare, ci aspettavamo cattiveria soprattutto da chi una settimana fa aveva sposato la protesta, invece abbiam visto la gente ai soliti posti, un po’ troppo distaccata e come sempre troppo influenzata dal campo.

Perché il campo influenza, e una partita come quella di ieri, come le ultime prestazioni dei Crociati, non possono che deprimere! Domenica sera avevamo di fronte una Roma tutt’altro che imbattibile, anche lei in crisi di risultati, ma il Parma si è confermato squadra senza né capo né coda, con un gioco non chiaro e confusionario che a tratti ci ha ricordato tanto il “palla lunga e pedalare” che quasi tutti noi abbiam fatto: quando giocavamo nei pulcini della squadra di quartiere.

Risultato: pochi tiri in porta, molta confusione, un gol divorato e sconfitta per colpa di un gol al rallentatore. Mica male!

Detto questo però, siamo sempre e comunque alla quarta (o quinta? Come funziona?) giornata, e se la propria squadra, o un proprio giocatore, è in difficoltà bisogna aiutarla non fischiarla. Noi l’abbiam sempre vista così, e fino a quando avevamo un microfono, o un megafono cercavamo di far ragionare la gente e spronarla a incitare e non fischiare, ora il tutto è spontaneo, e spontaneo a Parma vuol dire cori sporadici e molte lamentele.

Tornando a parlare di tifo, sono arrivati pochi stimoli anche dal Settore Ospiti, riservato ai romanisti possessori della Tessera del Tifoso. Qualche centinaio, sparsi, un paio di cori ma non di più. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il Parma di questa cosa, che di solito con la Roma ha sempre venduto migliaia di biglietti agli ospiti, che ha riservato un settore ai non tesserati. E dire che fra i firmatari del protocollo c’è anche la Lega di Serie A: e nessun Presidente dice niente in Lega? Non per i diritti dei tifosi, quelli non esistono e lo sappiamo, ma per i mancati incassi.

Chi ha vietato la trasferta ai tifosi romanisti? L’Osservatorio, dichiarando la partita “a rischio”? La Questura di Parma che ha fatto scrivere sulla Gazzetta un articolo allarmistico? Chi? Per quale motivo? Dov’è giustificata questa decisione?

Sempre le solite domande, che continueremo a fare fino a quando avremo risposte, se esistono.

Repressione, divieti e segreti: che si riferisse a questo il Presidente del Consiglio quando ha parlato di “Stato di Polizia”?

 

BOYS PARMA 1977