Noi vogliamo (poter) andare in trasferta PDF Stampa E-mail
Lunedì 19 Settembre 2011 21:10

E dopo Torino, che avevamo già messo in conto, con ogni probabilità anche Firenze sarà “vietata”, o meglio non autorizzata ai non tesserati, e considerata la partita infrasettimanale il Parma avrà poco seguito e poco sostegno.
I Boys nascono per sostenere il Parma, la nostra seconda casa sono i gradoni dello stadio, ed ogni volta che non lo possiamo fare per noi è una vera e propria sofferenza, così come lo è stata domenica col Chievo. Così, per tre domeniche consecutive i Crociati non avranno il sostegno dei Boys, e non certo per nostra scelta. Col Chievo si, l’abbiamo deciso noi, come protesta, per denunciare a tutti come potrebbe diventare se lo cose dovessero continuare sulla strada dei divieti e della repressione (non parliamo solo di Tessera del Tifoso), se gli stadi dovessero continuare a svuotarsi di tifo e di tifosi.
E’ vero, abbiamo negato il nostro sostegno al Parma in una partita delicata, ma comunque con il Chievo (senza offesa) ed a inizio campionato, e poi il nostro sostegno verrà meno, forzatamente, in tutte le trasferte o quasi, se le cose dovessero continuare così: in quel caso non ci saranno lamentele per l’assenza del tifo? Non tifiamo a chiamata noi.
Non ci stiamo a farci prendere per il culo. Dopo il fallimento della Tessera si sono inventati questo “protocollo”, scaricando le responsabilità sulle Società, che a questo punto si ritrovano in mano la possibilità di decidere sulla libertà di movimento di centinaia, migliaia, di cittadini italiani.
E’ legale questo?
La Costituzione Italiana, Articolo 16, dice: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. “
A  tal proposito vogliamo sottolineare, per l’ennesima volta, che la Tessera del Tifoso non ha alcuna legge che la impone e regolamenta, ma solamente circolari del Ministro dell’Interno Maroni.
E’ legale che i tifosi del Bologna, senza Tessera e senza biglietto, vengano allontanati, con minacce, dal suolo del Comune di Firenze dove giocava la loro squadra? Chi decide, per quale motivo?
Si inventano leggi e protocolli e vogliono applicarli alla lettera? Benissimo, che lo facciano. Che ci dicano chi decide, i nomi, che ci giustifichino le loro decisioni, che citino le leggi (leggi, non decisioni di, fra le altre, Autogrill spa e Ferrovie dello Stato).
Perché la Fiorentina, che ha un settore ospiti diviso a metà, non ha fatto richiesta per ricevere ospiti non tesserati? Troppi costi per adeguarsi, troppe responsabilità, dei tifosi non interessa nulla? Che lo dicano! Invece no, tutto sotto banco, all’italiana, niente di chiaro, decisioni prese sul momento senza alcuna giustificazione giuridica.
Abbiate le palle di rivendicare le vostre decisioni almeno!
Sarà l’assenza di calcio ma oggi siamo acidi e ne abbiamo anche per noi stessi e per chi ci segue. Sacrosanto far valere le proprie ragioni, ci sta chiedere e menarla di poter andare in trasferta, ma poi quando la trasferta c’è ed è libera, in qualsiasi campo sia, bisogna fare i salti mortali per esserci. Altrimenti inutile lamentarsi. A Mantova, amichevole giocata giovedì scorso, abbiamo stecccato e fatto una figura di merda. Vero che si giocava alle 18, ma non saremmo partiti molto prima che per andare a Firenze mercoledì. Dunque non ci sono scuse.
Speriamo che il Parma continui a fare amichevoli infrasettimanali, magari non alle 18, e tenetevi pronti a partire.
Quando si può, almeno.