Tutto tranne i tifosi (Fonte Dodicesimouomo.net) PDF Stampa E-mail
Giovedì 25 Agosto 2011 21:22

Tutto tranne i tifosi. E non parlateci delle “buone intenzioni” dei club, la triste realtà è che per i tifosi, l'anima del calcio, in Italia non c'è spazio. Non si capisce a quale modello i dirigenti si ispirano. Ignorato quello tedesco, troppo spazio e libertà per i supporter, improponibile quello inglese, non abbiamo i loro stadi ma in compenso ci stiamo pericolosamente avvicinando ai vergognosi prezzi del loro calcio, il modello italiano sembra non avere un progetto e vivere sull'improvvisazione. Sembra, perché il disegno forse è fin troppo chiaro, fuori dagli stadi e davanti alle televisioni, del resto li abbiamo consegnato totalmente il nostro calcio, in qualche modo li dobbiamo “ringraziare” aumentando il numero degli abbonati. Le trasferte sono “chiuse”, ci si muove solo se sottoscrive una tessera che non è legge e nemmeno decreto. Per i tifosi “non fidelizzati” trasferte poche e decise dall'Osservatorio del Viminale che è composto anche da Franco Fiumara - Gruppo Ferrovie dello Stato, Antonio Gallo – Autogrill, cosa ne possono sapere questi di tifosi e trasferte resta un mistero tutto italiano. Per la prima di campionato, via libera ai genoani a Napoli e padovani a Genoa. Ieri il dietrofront. Senza pensare che Doria-Padova si gioca oggi(?!?) e che molti hanno preso un giorno di ferie per seguire la squadra, senza pensare a quanto tempo e soldi costa organizzare una trasferta. Tutto vano. I Genoani hanno fatto sapere che partiranno ugualmente per rinsaldare il gemellaggio e non importa se saranno costretti a rimanere fuori.
A due giorni dall'inizio del campionato non sappiamo ancora se i giocatori sciopereranno o meno. Il paradosso è che queste trattative vanno avanti da mesi e “tipicamente italiano” ancora non sono stati capaci di risolvere niente, senza un minimo di rispetto per le migliaia di tifosi che hanno acquistato il biglietto, che hanno organizzato trasferte. Se la prima giornata di campionato dovesse saltare, sarà probabilmente recuperata di mercoledì, con buona pace di tanti che non potranno essere presenti.
Segnaliamo infine quello che sta accadendo ad Ascoli ma “l'operazione” riguarda anche altri club. Un abbonamento di curva costa la bellezza di 225€ e non ci sono ridotti, nei distinti si paga 265€ e un ridotto costa solo 20€. Per la prima di campionato la curva viene messa in vendita a 20€ e ancora senza ridotti. I distinti a 22€ e i ridotti a 3€. La colpa della curva è di contestare un club che colleziona punti di penalizzazioni e che partirà da meno 7 in campionato. L'iscrizione è arrivata sul filo di lana. Il Resto del Carlino commenta così la notizia dei prezzi: Insomma, pare davvero che ci sia una specie di ‘lotta aperta’ verso la Curva Sud, il cuore caldo della tifoseria, quel settore che anche in Coppa Italia non ha risparmiato al presidente Roberto Benigni invettive e cori di protesta. Ma servirà la politica societaria a sgretolare la parte più critica della tifoseria decentrandola dal cuore caldo dello stadio Del Duca o invece aumenterà il numero degli scontenti.

 

Fonte www.dodicesimouomo.net