Norwich - PARMA (3-0)

Terza amichevole per il Parma e per i Boys in Inghilterra, e purtroppo ultima per noi di questa toruneè. Questo perché, per risparmiare sui voli, noi avevamo prenotato immediatamente, organizzandoci per il 5 e il 6, non immaginando per l’amichevole del 5 con il QPR venisse poi smentita e sostituita con quella del 7 agosto a West Bromwich. 

Per Norwich partiamo alla spicciolata, alla fine saremo in 13 a ritrovarci a Londra. Partiamo per Norwich in treno, a noi si sono aggiunti altri 2 ragazzi, uno del Gruppo, uno tifoso della Sampdoria. Dopo un paio di ore arriviamo a Norwich e ci dirigiamo verso lo stadio, dove senza alcun problema e in maniera molto veloce (No Tessere, No documenti, No controlli, No nominativi, No deleghe ecc) facciamo i biglietti, pagandoli 15 sterline l’uno. Non è previsto un settore ospiti, dunque ne scegliamo uno un po’ defilato, Jarrold Stand – F, quello che avevamo battezzato prima di partire. Mancando più di 4 ore alla partita decidiamo di trovare un pub dove mangiare, cosa non semplicissima visto che in un paio ci “rifiutano”. Ovunque in città ci sono i colori della squadra locale, i Canaries, il giallo e il verde, segno dell’entusiasmo dovuto alla recente promozione in Premier League. Alla fine un posto lo troviamo, con l’avvicinarsi della partita aumentano anche i tifosi locali che ci guardano, ma son sguardi curiosi e la situazione rimane tranquilla. Verso le 13:30 ci dirigiamo verso lo stadio in mezzo ad una fiumana di gente, tutti con i colori sociali addosso. Arriviamo al settore ed entriamo, senza perquisizioni e senza divieti per bandiere e striscioni. Dentro lo stadio il divieto maggiore è quello di bere alcolici, pena l’espulsione dall’impianto e (forse) l’arresto: sotto lo stadio le birre scorrono a fiumi! Neanche fumare è permesso. Entriamo e il nostro dubbio è quello che ci sarebbe stato permesso, soprattutto se avremmo potuto stare in piedi. Fortunatamente la scelta del settore si rivela subito azzeccata, la tribuna Jarrold Stand è quasi piena, tranne dove siamo noi, dunque ci lasciano guardare la gara in piedi, e teniamo pezze e striscioni in mano. Ci raggiungono 3 ragazzi che abitano a Londra, 2 di Parma, e qualche tifoso del Parma inglese (salutiamo John e famiglia!), alla fine saremo una ventina. Alla gara assistono circa 15.000 spettatori, cosa impensabile in Italia, ma tutti seduti e in silenzio, tranne gli applausi quando entrano i “canarini” e ai gol. Qualcuno ci urla cori di scherno e gesticola verso di noi, ma più che altro per prenderci in giro per il risultato (3-0), cosa che dimostra che loro la gara la vivono come una partita vera e non come un’amichevole estiva. Il Parma invece sembra non aver affrontato la gara come una partita vera, vero che il calcio d’estate vuol dire poco, ma la prova dei crociati è stata a dir poco imbarazzante. Noi cantiamo tutto il primo tempo, mentre alla lunga ci spegniamo, salutando solo la squadra venuta sotto il nostro settore a fine gara. Cori per il Bagna e contro la Tessera, ma anche alcuni abbozzati in un improbabile inglese maccaronico!

Usciamo insieme ai tifosi locali e torniamo al pub, in attesa del treno che ci riporterà a Londra.

Si conclude così la tourneè inglese dei Boys, per noi abbastanza positiva visto che ha visto più di una trentina di ragazzi e ragazze recarsi in Inghilterra, l’unico rammarico, come scritto all’inizio, è che oltre a noi, a qualche “emigrato”, nessun altro abbia seguito la squadra. Rammarico perché queste trasferte sono esperienze uniche, dove ci si diverte e ci si conosce, come fu due anni fa a Watford.

C’MON BOYS! NO ITALIAN FAN CARD!